La compagnia slovena parla di un grounding temporaneo della durata di due giorni. Ma per ora regna l'incertezza, anche sul collegamento aereo con il Ticino
AGNO - Fino a domani sera con Adria Airways non si vola: tutti i velivoli della compagnia slovena sono a terra per mancanza di liquidità (viene garantito soltanto un collegamento tra Lubiana e l'hub di Francoforte). Anche all’aeroporto di Lugano in queste ore i viaggiatori da e per Zurigo devono per forza ripiegare sul treno o su altri collegamenti dagli scali milanesi. Ma dopodomani cosa accadrà? Gli aerei di Adria torneranno a decollare?
La stessa compagnia slovena afferma, in una nota stampa della scorsa notte, di stare «cercando intensamente nuove soluzioni in cooperazione con potenziali investitori». E l’obiettivo di tutti gli attori coinvolti sarebbe, quindi, di permettere agli aerei Adria di spiccare nuovamente il volo. Ma per ora regna l’incertezza. E l'Agenzia slovena per l'aviazione civile comunicherà domani, mercoledì, la propria decisione sul ritiro della licenza ad Adria Airways.
«Non è chiaro cosa succederà, noi siamo in contatto con Swiss che ha affidato la rotta tra Lugano e Zurigo ad Adria» ci dice Antonello Laveglia, portavoce dell’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC). Nel peggiore dei casi, Adria potrebbe però restare a terra per sempre. In tal caso Swiss dovrebbe trovare un'alternativa per raggiungere lo scalo di Agno. E potrebbe non essere facile, come osserva anche il nostro interlocutore: «È vero, si tratta di una situazione particolare e complicata, perché a Lugano possono volare solo velivoli specifici e con piloti formati appositamente per quelle piste». Quindi: «Organizzare un’alternativa in poco tempo non è semplice».
In particolare a causa della pista corta, all'aeroporto di Agno possono atterrare solo velivoli Saab 2000 (come quelli impiegati da Adria), ATR 72 e Dash 8. Per quattro anni e fino allo scorso 28 ottobre, Swiss utilizzava un Dash 8-Q400 di Austrian Airlines (era il periodo in cui la fallita Darwin Airline era nelle mani della concorrente Etihad). Poi è tornata, come già in passato, ai meno capienti Saab 2000 (50 posti a sedere invece di 76). Si tratta di un modello fuori produzione dal 1999. E attualmente in servizio se ne contano 21 esemplari, tra cui quelli impiegati da Adria Airways.
Nel frattempo l’UFAC «segue con attenzione l’evoluzione della situazione», anche per quanto riguarda eventuali problemi per i passeggeri. E il portavoce ricorda: «C'è una concessione che stabilisce determinati obblighi».