Il gruppo UDC in Gran Consiglio interroga il Governo sulla recente decisione dell'Ufficio federale dei trasporti
BELLINZONA - È di ieri la notizia che a partire dal primo gennaio 2020 alla Giosy Tour non verrà rinnovata la concessione federale per il trasporto di passeggeri dal Ticino all’aeroporto di Malpensa e viceversa.
Una decisione, quella presa dall'Ufficio federale dei trasporti, che non piace al gruppo UDC* in Gran Consiglio che - tramite un'interrogazione - chiede lumi al Governo ticinese. «Perché tagliare un servizio che negli anni ha dimostrato di essere perfettamente efficiente?».
I democentristi fanno infatti notare come il trasporto con il bus avesse dei pregi impossibili da ritrovare in quello garantito dai treni. In primo luogo la durata del tragitto. «Il viaggio da Lugano fino a Malpensa durava un'ora e 5, contro l'ora e 36 del Tilo». Per chi parte da Chiasso, poi, la durata è praticamente raddoppiata visto che bisogna cambiare a Mendrisio. Ma il tempo per raggiungere l'aeroporto non è l'unico fattore rilevato dai gruppo UDC: «I bagagli sul bus venivano caricati e scaricati dall'autista. Sul treno ognuno deve arrangiarsi, indipendentemente da età e condizioni fisiche».
Ricordando poi «la perdita di diversi posti di lavoro», i democentristi pretendono una presa di posizione del Governo sulla decisione dell'Ufficio federale dei trasporti chiedendo all'esecutivo se non voglia attivarsi presso la deputazione ticinese o direttamente presso l’autorità federale invitandola ad intervenire per far annullare la decisione, chiedendo di mantenere in vigore le concessioni per i bus per la tratta in questione».
* Edo Pellegrini, (primo firmatario), Lara Filippini, Roberta Soldati, Piero Marchesi, Tiziano Galeazzi, Daniele Pinoja.