In entrambi i comuni i bambini che andranno a scuola saranno comunque accuditi dai docenti
Sessa, da parte sua, ha deciso di attenersi alle disposizioni emanate dal Governo.
Dopo Cadenazzo ieri, diversi altri comuni ticinesi hanno deciso di andare contro alle direttive cantonali e hanno preferito sospendere la frequenza obbligatoria di tutti i bambini di asilo e scuola elementare. Tra di loro veri e propri pezzi da novanta come Lugano e Locarno. Ma non solo.
Tra i ribelli troviamo infatti anche Agno e Magliaso, che in serata hanno comunicato la decisione di togliere l'obbligo di frequenza fino al 29 di marzo. In entrambi i comuni i docenti saranno regolarmente a disposizione per i bambini che continueranno a frequentare gli istituti scolastici comunali. A Magliaso la decisione entrerà in vigore da lunedì 16 marzo. I Municipi di Agno, Gravesano e Bedano assicurano l'apertura delle scuole promettendo però la massima comprensione verso tutte le famiglie che decideranno di adottare delle misure di «quarantena volontaria» (visto che la legge sula scuola non dà la competenza ai Municipi di abrogare l'obbligo di frequenza).
Sessa segue il Governo - Da parte sua il comune malcantonese di Sessa ha deciso di rispettare le disposizioni governative. «Le scuole saranno aperte e operative fintanto che le risorse lo permetteranno. Alcune sezioni potrebbero infatti venir chiuse per l'assenza delle supplenti».