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CANTONEQuattro checkpoint Covid-19 per proteggere gli studi medici

26.03.20 - 18:00
I pazienti potranno recarsi nei centri soltanto su indicazione telefonica dei medici
Tipress
Quattro checkpoint Covid-19 per proteggere gli studi medici
I pazienti potranno recarsi nei centri soltanto su indicazione telefonica dei medici
L'aumento dei casi ha reso necessaria la creazione di questi centri il cui scopo non è in ogni caso quello di effettuare il tampone nasofaringeo a chi presenta sintomi sospetti

LUGANO - Lo scopo dichiarato è di preservare maggiormente dal rischio di contagio gli studi medici, il personale e i pazienti stessi. È per questo che da ieri e, almeno, fino al 24 aprile a Mendrisio, Lugano, Agno e Giubiasco sono stati aperti quattro centri di consultazione ambulatoriali. I checkpoint sono dedicati alla visita e presa a carico di pazienti potenzialmente affetti da Covid-19.

Necessario telefonare prima al medico - I pazienti potranno rivolgersi a questi centri, aperti da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 18, unicamente su indicazione telefonica dei medici di famiglia del territorio, del medico di picchetto, della hotline dell’Ordine dei Medici del Canton Ticino (Omct), dal medico cantonale, dei Pronto soccorso ospedalieri, della Centrale d’allarme 144 o dalla Guardia Medica (091 800 18 28). Lo Stato Maggiore di cantonale di condotta precisa che non è dunque permesso rivolgersi direttamente ai checkpoint su iniziativa individuale. «Vale sempre il principio che chi presenta sintomi sospetti, si annuncia per telefono». Questi presidi sanitari serviranno ad agevolare la diagnosi e la presa in carico di persone potenzialmente affette da COVID-19. La loro apertura è stata giustificata dall’incremento dei casi e dalle crescenti sollecitazioni a cui sono sottoposti gli studi medici di famiglia e i pronto soccorso ospedalieri.

Niente tampone - Va sottolineato che lo scopo dei checkpoint non è di effettuare il tampone nasofaringeo a pazienti asintomatici o pazienti che presentano sintomi sospetti. Il tampone sarà effettuato solo sulla base delle raccomandazioni dell’Ufficio Federale della salute pubblica e del Medico cantonale, che prevedono il test soltanto per le persone sintomatiche che presentano segni di gravità o che appartengono alle categorie vulnerabili con segni di gravità oppure per pazienti con sintomi tipici facenti parte del personale sanitario.

L'aiuto dei Comuni - A gestire l’organizzazione di questi check point sarà l’Omct, con il supporto dell’Ente ospedaliero cantonale. Le quattro sedi scelte, di proprietà comunale, sono state messe a disposizione a titolo gratuito dai rispettivi comuni e sono state debitamente approntate a livello di logistica e di attrezzatura dai servizi della Protezione civile al fine di poter garantire afflussi e percorsi adeguati e sicuri per i pazienti che vi si recheranno.

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