Con i garage aperti solo per le emergenze, l’automobilista deve rimandare diverse manutenzioni.
«Oggi è attiva al massimo il 5% della forza lavoro» dice il presidente dell’UPSA, che sta valutando se chiedere (e quando) una parziale seppure ridotta riapertura almeno delle officine meccaniche
LUGANO - Aprile tempo di cambio gomme. Tempo che fu. Il coronavirus, con la chiusura delle officine, ha congelato anche questa prassi di primavera. «Quando il settore riaprirà sarà una delle prime operazioni che tutti vorranno fare» sottolinea Roberto Bonfanti, presidente dell’Upsa-Sezione Ticino.
Aperti solo per panne - L’Unione professionale svizzera dell’automobile (Upsa) sta monitorando con attenzione queste settimane - si è entrati nella quarta - di attività a bassissimo regime. Ai garage è infatti permesso soltanto di gestire le emergenze per guasti o panne. «E il cambio gomme non rientra tra queste. Anche se ci sono clienti che ci provano - dice Bonfanti -. A garantire il picchetto per le urgenze oggi si può stimare che sia occupato al massimo il 5% del personale dei garage».
Verso una parziale apertura - Il mancato passaggio agli pneumatici estivi è solo uno dei problemi. Forse neppure il maggiore. Anche se una certa preoccupazione per l’effetto imbuto che si formerà alla ripartenza esiste. «Come associazione intendiamo dare presto un feedback al Consiglio di Stato sulle problematiche esistenti. Affinché il Governo possa valutare se concedere, quando sarà il momento, una parziale seppure ridotta riapertura, almeno delle officine meccaniche, per garantire innanzitutto la sicurezza della mobilità».
Il leasing e altri nodi - «Fermi - continua Bonfanti - sono anche i servizi legati alle garanzie dei veicoli e alle scadenze dei leasing. È un aspetto che siamo ancora in grado di gestire entro i termini rigidi. C’è ancora un agio. Ma se dovessimo restare chiusi più a lungo diventerà un problema».
Soluzioni in remoto - I problemi aperti vengono riassunti dal presidente dell’Upsa: «Ci sono i leasing, ma anche le garanzie, in scadenza. Ci sono diverse marche che includono i servizi gratuiti a patto però che vengano eseguiti entro un certo termine» ricorda Bonfanti. «In remoto riusciamo, ad esempio, a gestire la pratica quando il cliente decide di riscattare l’auto concluso il leasing». Più problematica la rinuncia al veicolo, «su questo stiamo temporeggiando con i clienti».
Aiuta ora il calo del traffico - «Ma noi garagisti dobbiamo comunque essere presenti per garantire la mobilità a chi va a fare la spesa o dal dottore. Senza scordare gli operatori sanitari che si recano al lavoro - sottolinea Bonfanti -. L’auto oggi è inoltre il mezzo più sicuro, anche dal profilo sanitario, per muoversi». Il sistema dei picchetti, aggiunge, «funziona. Riusciamo a gestire le panne con tempi magari diversi». Il problema sarà semmai il dopo, quando il settore riaccenderà i motori. Ai clienti si consiglia già sin d’ora di armarsi di pazienza. Una dote assai sollecitata ultimamente.