I numeri delle ditte funebri, dal Mendrisiotto al Sopraceneri. Coltamai: «Lavoro quasi triplicato»
I decessi in Ticino sono aumentati del 40 per cento nel mese di marzo. Ma l'impatto del Covid-19 non è uguale in tutto il Cantone
MENDRISIO - Fernando Coltamai, 70 anni, è l'uomo dei funerali. E ultimamente è oberato di lavoro. Dall'inizio di marzo - calcola - ha eseguito circa 90 servizi funebri nel Mendrisiotto. «Nello stesso periodo dell'anno scorso, erano una trentina».
Il coronavirus ha fatto esplodere i funerali in TIcino. Le ditte di onoranze funebri continuano a operare - anche se con limitazioni e accorgimenti - e anzi sono più impegnate che mai. Per i morti di Covid-19 «le disposizioni impongono tempi veloci» spiega l'imprenditore. Le esequie devono essere celebrate entro 24 ore dal decesso, per evitare contagi. «Lavoriamo praticamente senza sosta».
Non che il lavoro mancasse, anche prima. Coltamai è il "re" del settore nel Mendrisiotto, dove copre circa la metà dei servizi. «In tanti anni di carriera - afferma - non avevo mai visto niente di simile».
I dati parlano chiaro. Secondo i numeri forniti a tio.ch/20minuti dall'Ufficio dello Stato Civile, i decessi complessivi in Ticino nel mese di marzo sono stati 423. Circa il 40 per cento in più rispetto a marzo dell'anno scorso (295). Un aumento che si spiega in gran parte con i decessi da Covid-19, a oggi 269 nel nostro Cantone.
I dati dell'Ufficio di stato civile, decessi nel mese di marzo:
anno | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 |
decessi | 296 | 306 | 299 | 288 | 321 | 295 | 423 |
Ma l'impatto varia molto a seconda dei distretti. A guardare gli annunci funebri, il Mendrisiotto risulta tra le zone più colpite. «Nella nostra zona il numero è quasi triplicato, nel mese di marzo» afferma Coltamai.
La città di Lugano è invece in linea con la media cantonale, a sentire chi lavora nel settore. «Le richieste sono aumentate di circa il 40 per cento» calcola Emiliano Delmenico, co-titolare del Centro Funerario di Lugano. La quasi totalità delle funzioni sono svolte in streaming, per via del divieto di assembramento. «Offriamo questo servizio gratuitamente - spiega Delmenico - ed è molto apprezzato».
Da Bellinzona fa eco la ditta Bruschi. Nel marzo dell'anno scorso aveva effettuato 17 servizi, mentre a marzo di quest'anno sono stati 26. Ad aprile invece 27, in appena due settimane. Nello stesso periodo del 2018 erano stati 20. «Un aumento c'è stato ma non così marcato» spiega il titolare Eros Bruschi.
Salendo nelle valli, l'impatto del Covid-19 sembra affievolirsi ancora. Il record positivo? Potrebbe essere della Valle Onsernone, dove nel mese di marzo non è stato celebrato nemmeno un funerale, spiegano dalla parrocchia locale.