Lo chiede la Gioventù socialista, «per non punire chi ha poche risorse per formarsi a casa»
BELLINZONA - Gli esami di maturità siano annullati o lasciati alla competenza cantonale. È quanto chiede la Gioventù socialista, che ha avviato un’azione in tutta la Svizzera.
In particolare, la GISO ticinese appoggia la decisione del DECS di annullare gli esami orali. «Lo studio e l’apprendimento da casa richiedono delle condizioni necessarie: gli strumenti tecnici adatti, spazio, la possibilità di concentrarsi. Questo condizioni non sono assicurate equamente per gli allievi e le allieve».
«Per non punire gli allievi che hanno poche risorse a casa», l’obiettivo è fare in modo che gli esami scritti siano facoltativi. «Consideriamo che obbligare i e le maturande a fare gli esami di maturità, nonostante le condizioni critiche e diversamente complesse che tutti loro hanno vissuto nelle ultime settimane, sia una forma di discriminazione verso coloro che in modo particolare si sono trovati senza le risorse necessarie per prepararsi al meglio a tali esami».