Massimo Suter sulla riapertura dell'11 maggio. «Grazie a tutti. Ora testa sulle spalle»
BELLINZONA - I ristoratori ticinesi tirano un sospiro di sollievo. La riapertura del settore, annunciata per l'11 maggio dal Consiglio federale, «finalmente pone fine a un'incertezza che ci stava logorando».
Così l'associazione di categoria GastroTicino saluta la decisione comunicata oggi in conferenza stampa da Simonetta Sommaruga e Alain Berset. Il presidente Massimo Suter a caldo ha inviato un comunicato per ringraziare tutti i soci «per avere rispettato con senso di responsabilità le decisioni dell'autorità, affrontando un periodo tra i più bui dalla fondazione di GastroTicino».
«Abbiamo affrontato questa drammatica situazione di incertezza in modo coscienzioso e responsabile, consapevoli che il nostro comportamento avrebbe avuto un forte impatto nel combattere la diffusione del coronavirus» commenta Suter. «Abbiamo lavorato giorno dopo giorno a fianco delle autorità, per contribuire a salvare il settore. Mi sembra che i risultati abbiano dimostrato che siamo un’associazione forte e credibile».
La data x è dunque lunedì 11 maggio e non - come si temeva - giugno inoltrato. «Questo ci permetterà di approfittare di altre festività fondamentali come Pentecoste e Ascensione» afferma GastroTicino. «Inoltre le misure che saranno introdotte non sembrano talmente restrittive da condizionare in modo pesante la gestione ordinaria dei ristoranti» conclude Suter.
Massimo 4 clienti seduti assieme allo stesso tavolo (eccezione genitori con figli) e poi 2 metri di distanza tra i tavoli. Regola assoluta e importante, è quella che i clienti dovranno stare seduti. Altri dettagli operativi seguiranno nel Piano di protezione: aggiornamenti saranno comunicati dal sito internet di GastroTicino. «Proprio per la grande opportunità che stiamo per avere, GastroTicino si sente di inviate i soci a proseguire nel rispetto delle regole della riapertura, così da poter continuare e tornare a una situazione più vicina possibile alla normalità, a una normalità diversa. Come ha detto infatti Alain Berset dobbiamo essere cauti e disciplinati, senza abbandonaci all’euforia. Questa apertura funzionerà solo con la piena responsabilità di tutti».