Il Municipio ha riassunto gli aspetti critici in una lettera inviata al Governo
Lugano: «Andava limitata la scuola in presenza solo agli alunni dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia e di quinta elementare»
LUGANO - LUGANO - Anche il Municipio della Città ha analizzato stamani la decisione del Governo di riaprire la scuola dell’obbligo. Ed è giunto alla conclusione che occorrerebbe limitare la scuola in presenza solo agli alunni dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia e di quinta elementare.
Questa valutazione, assieme ad altre, è contenuta in una lettera inviata al Governo. A parere della Città, che con proprio Istituto scolastico conta 3700 allievi per 50 sedi, il modello proposto dal Decs, non tiene conto di tutte le variabili in gioco. In particolare, una scuola a turni presuppone la presenza in classe della metà degli allievi, cosa che non permette di garantire il servizio di accudimento per gli allievi rimasti a casa, poiché i docenti e le aule sono occupati dal resto della classe.
La sospensione della refezione alla scuola elementare e dell'infanzia, secondo il Municipio di Lugano, è di difficile applicazione: emerge ad esempio la difficoltà per i genitori che lavorano di andare a prendere i bambini e riportarli a scuola. In alcuni quartieri l’uso dei trasporti scolastici è indispensabile, tuttavia il loro utilizzo non si concilia con la necessità di garantire la distanza sociale e le misure d’igiene. Inoltre, nelle sedi con molti allievi cadenzare le entrate e le uscite, seppur tecnicamente ipotizzabile, comporta evidenti perdite di tempo per l'insegnamento.
Alla luce di queste considerazioni, secondo la Città, la proposta del Decs non porta elementi significativi di miglioramento rispetto alla scuola a distanza, creando difficoltà nell’attuazione del servizio di accudimento necessario anche al riavvio dell’economia.
In conclusione, secondo il Municipio, l’apertura delle scuole dovrebbe avvenire limitando la scuola in presenza solo agli alunni dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia e di quinta elementare, così da garantire agli allievi la chiusura del percorso scolastico in previsione del passaggio all’ordine successivo.