Un esperto del settore denuncia l'incertezza con cui si trova confrontato l'intero comparto vacanze
La previsione: «Senza la garanzia di aiuti come il lavoro ridotto per tutto il 2020 la metà delle agenzie viaggi saranno costrette a chiudere»
LUGANO - Alzi la mano chi non si è mai rivolto a un amico che lavora in un’agenzia di viaggi di fronte, magari, a un problema con un volo acquistato su Internet. Quando si parla di crisi del settore alberghiero dovuta alla pandemia attuale si fa riferimento ai ristoranti, agli alberghi, alle compagnie aeree. In pochi si ricordano che esistono anche le agenzie di viaggio. Eppure in Svizzera ce ne sono 1500, tra agenzie e tour operator. Un settore che dà lavoro a 8000 persone e che genera un fatturato di circa 6 miliardi di franchi. In Ticino le agenzie di viaggio sparse sul territorio sono poco meno di un centinaio.
Tra queste c’è anche la Gateway Tours, gestita da Sandro Fabretto in pieno centro a Lugano. Il Consiglio federale ha deciso che potrà riaprire l’11 maggio. Sembrerebbe apparentemente una notizia positiva, e invece da quella data per le agenzie di viaggio inizia il vero dramma. «Innanzitutto saranno in pochissimi a poter riaprire – ci spiega Sandro Fabretto, che in passato è stato anche presidente dell'Associazione Ticinese Agenzie Viaggi – e questo per una semplice ragione: non avranno clienti. Ci sono voluti pochi giorni per chiudere Paesi, cancellare voli, chiudere tutte le infrastrutture turistiche, ma ci vorranno moltissimi mesi per riattivare tutto ciò. Le agenzie viaggi non avranno clienti semplicemente perché il nostro settore dipenderà da come e quando i Paesi, in cui i viaggiatori vorranno recarsi, riapriranno le loro frontiere; dipenderà da quando le compagnie aeree ripristineranno le rotte cancellate, da come saranno le limitazioni dei vari governi; dipenderà non da ultimo da quante persone potranno ancora permettersi una vacanza».
Insomma per Fabretto una cosa è sicura il suo settore «sarà indubbiamente l’ultimo a ripartire», altro che 11 maggio. E affronta questa riapertura con un’amara consapevolezza: «Se le apprezzatissime misure di aiuto, e penso al lavoro ridotto, del nostro governo non dovessero essere garantite almeno per tutto il 2020, in Svizzera oltre il 50% delle agenzie viaggi sarà costretta a chiudere».
Uno scenario a tinte fosche, una spada di Damocle per un settore – quello delle agenzie – da sempre bistrattato e sottovalutato con l’arrivo di Internet. In fondo un viaggio si può comprare tranquillamente on line. «Certo - incalza Fabretto -sappiate però che dietro ad ogni portale che trovate nel web ci sono sempre e comunque dei Tour Operator, gli stessi operatori che distribuiscono l’offerta globale attraverso le agenzie di viaggio oppure online. Sappiate ad esempio che prenotare online non costa meno rispetto a prenotare in agenzia, e che se prenotate un viaggio nella vostra agenzia viaggi, i vostri soldi sono garantiti (per tutte le agenzie appartenenti ad un fondo di garanzia svizzero, ndr), al contrario di quello che succede sul web, e che un’agenzia vi consiglia, vi organizza e vi aiuta tutelando i vostri interessi, a risolvere i vari problemi». Già, chissà quanti viaggiatori “fai da te”, nell’emergenza Covid-19, avranno avuto modo di constatarlo di persona.