Dalla Seco è arrivato il via libera al contratto collettivo obbligatorio. La domanda pubblicata sul Foglio ufficiale
LUGANO - Un passo in avanti contro il dumping in Ticino. La Segreteria di Stato dell'economia (Seco) ha dato via libera alla pubblicazione sul Foglio ufficiale del decreto di obbligatorietà generale per il Contratto collettivo di lavoro nel settore degli architetti. È (quasi) la fine di un percorso iniziato cinque anni fa, con le trattative tra sindacati e Ordine degli architetti.
La domanda di obbligatorietà è stata pubblicata oggi dal Consiglio di Stato sul Foglio ufficiale. Salvo opposizioni, il decreto verrà pubblicato tra 30 giorni. Il Ccl - ricordiamo - prevede per gli architetti un salario minimo di 60mila franchi per 13 mensilità a partire dal primo anno d'impiego.
Grande la soddisfazione da parte dei sindacati. Il via libera della Seco è «un passo fondamentale per circa 3mila lavoratrici e lavoratori in TIcino, che da anni attendono l'entrata in vigore del contratto» per Giorgio Fonio (OCST). Il sindacalista, contattato da tio.ch/20minuti, sottolinea come la misura «ha lo scopo di combattere tutte le forme di deregolamentazione che negli ultimi anni hanno contribuito a indebolire questa professione importante e altamente qualificata».