Le strutture luganesi hanno riaperto lo scorso martedì: l'accesso è limitato a massimo 3/5 persone alla volta
LUGANO - L'emergenza Covid-19 ha causato anche la chiusura degli ecocentri luganesi per quasi due mesi. E nel frattempo nelle case dei cittadini si sono accumulati quei rifiuti che non era possibile smaltire negli ecopunti presenti sul territorio cittadino, dal legno agli scarti vegetali, passando dagli ingombranti.
Questo fino allo scorso martedì, quando gli ecocentri sono stati riaperti al pubblico. Ma con l'accesso limitato a massimo 3/5 persone alla volta, in modo da garantire il rispetto delle distanze sociali. Una situazione che, in determinati casi, ha portato a code di auto agli ingressi dei punti di raccolta.
Il bilancio della riapertura è comunque positivo, ci assicura Roberto Bianchi, direttore della Divisione spazi urbani. «L'affluenza corrisponde alle aspettative e anzi riteniamo sia stata piuttosto ben gestibile, anche grazie alla buona collaborazione dei colleghi della polizia comunale».
Per quanto riguarda i tempi d'attesa, Bianchi sottolinea che «raramente superano qualche minuto e le auto ferme in fila solo in qualche momento sull'arco della giornata si avvicinano alla decina di unità». Da parte dei cittadini c'è comunque pazienza e comprensione, «anche nei momenti di punta» conclude Bianchi.