Il sindacato Fsfp critica una modifica sugli orari di lavoro: «Agenti demotivati, così non va bene»
BELLINZONA - Anche la polizia è sotto pressione per il Covid-19. Controlli intensificati, lamentele per le multe. Ieri sera, a rincarare la dose è arrivata una decisione del Cantone che è andata di traverso a molti agenti.
Il sindacato Fsfp ha espresso oggi in un comunicato il malumore serpeggiante tra i poliziotti. La pillola amara: una modifica dei turni decisa dall'alto «per far fronte alla situazione straordinaria» legata alla nuova fase post lockdown. Gli agenti, tra il cambiamento "dal turno tardi all’inizio notte", non riuscirebbero ad avere le necessarie dieci ore di "pausa". La proposta del Cantone è una mezza giornata di congedo, ma al sindacato non va giù.
«Siamo in attesa di risposte dal Comando» spiega Ivano Bodino, presidente della sezione ticinese del sindacato di polizia.
Diversi agenti si sarebbero lamentati, nelle scorse ore. «Se la situazione dovesse proseguire per mesi, sarebbe poco piacevole. Gli agenti in servizio vengono demotivati, in un momento già difficile e di grande stress. Ma siamo sicuri di riuscire a trovare presto una soluzione con il Comando» conclude Bodino.