È la risposta di Caritas Ticino alle molte richieste d'aiuto ricevute durante la pandemia
LUGANO - La crisi da coronavirus ha colpito le fasce più fragili della popolazione, ma anche molte persone le cui attività sono state colpite direttamente dal lockdown. È quanto rileva Caritas Ticino, che sin dall'inizio della pandemia ha dato un suo primo contributo con la creazione del servizio "Un aiuto insieme" (telefono e WhatsApp 079.811.14.04), che mette in contatto bisognosi e volontari.
Al Servizio sociale di Caritas Ticino si sono rivolte persone che già in precedenza si trovavano in difficoltà, aumentandone le consulenze: persone in disoccupazione, a beneficio dell'aiuto sociale, in AI con prestazioni complementari, oppure con un salario ridotto. Ma - si legge in una nota odierna - sono emerse anche situazioni nuove, in particolare indipendenti, piccoli artigiani e imprenditori che non potendo esercitare la propria professione per le chiusure decise dalle autorità si sono ritrovati a dover far fronte ai costi fissi attingendo, per chi poteva, dai propri risparmi. Risparmi che però non erano sempre sufficienti: da qui la richiesta di un sostegno economico.
Caritas Ticino ha risposto rapidamente a 80 richieste con sostegni economici a più di 200 persone per circa 40’000 franchi. Gli aiuti elargiti, sotto diverse forme, provengono da donazioni specifiche di privati, sacerdoti, aziende, fondazioni ticinesi e dalla Catena della Solidarietà che tramite Caritas Svizzera suddivide tra le Caritas regionali parte della raccolta effettuata a livello nazionale per questa pandemia. Caritas Ticino si aspetta un ulteriore aumento di richieste.
La solitudine dei collaboratori - Durante l'interruzione delle attività produttive, circa 200 partecipanti al Programma occupazionale di Caritas Ticino sono rimasti a casa. Con queste persone, che spesso vivevano una doppia solitudine, sono stati mantenuti i contatti per tutto il periodo. «Nella relazione è emerso un aspetto interessante: la richiesta di diverse persone di poter tornare presto al lavoro pur non essendo un posto fisso».
Riapertura del Catishop.ch - Caritas Ticino sta riprendendo gradualmente le diverse attività produttive anche con il rientro dei partecipanti nei Programmi occupazionali. Si segnala che da mercoledì 13 maggio dalle 13.30 saranno nuovamente aperti al pubblico i Catishop.ch di via Ceresio 48 a Pregassona, di via Monte Ceneri 7 a Giubiasco e il negozio dell’usato di Corso San Gottardo 55 a Chiasso. Rimangono chiusi fino a nuovo avviso i negozi dell’usato di Balerna, Locarno e Pollegio.