Concluse le consultazioni tra azienda e personale, la riduzione della forza lavoro sarà meno elevata del previsto
Ma il sindacato Unia rilancia: «Resta uno scandalo che l'azienda proceda oggi a dei tagli. Con finalità borsistiche»
AGNO - Non è una buona notizia, ma una notizia meno cattiva. La sforbiciata annunciata a metà aprile dalla Mikron di Agno si fa un po' meno dolorosa. A essere lasciati a casa non saranno 110 dipendenti, ma una quarantina.
Si sono concluse in questi giorni le consultazioni con il personale, portate avanti con la mediazione dei sindacati. L'azienda ha annunciato per domani una conferenza stampa in cui fornirà tutti dettagli. Interpellando le parti sociali coinvolte, Tio/20Minuti ha potuto ricostruire l'esito delle trattative, che sembra sfociare in una cifra meno "monstre", ma comunque cospicua. I tagli saranno "spalmati" su una 90ina di dipendenti in tutto ma con vari gradi di riduzione percentuale.
«Una parte dei dipendenti ha proposto una riduzione della percentuale d'impiego, salvando così gli impieghi di altri colleghi» ha spiegato a tio.ch/20 minuti il sindacalista Giovanni Scolari (Ocst). «La situazione si è calmierata, ma non è comunque quello che volevamo».
In tutto, saranno 56 gli impieghi soppressi ad Agno, nel comparto "Machining". Non pochi, su una forza lavoro di 350 posti, ma comunque la metà rispetto a quanto annunciato in precedenza. Nei prossimi giorni scatteranno le disdette per 43 dipendenti, e le riduzioni d'impiego per altri 57 (per un totale di 13 unità a tempo pieno).
«L'impressione di Unia - commenta a sua volta il co-segretario Vincenzo Cicero - è che fin da subito Mikron non avesse intenzione di arrivare a 110 licenziamenti. Per quanto il meccanismo economico sia contorto, con annunci di questo tipo l'azienda ha ottenuto un balzo delle quotazioni in Borsa. Chiaramente c'è stato un lavoro certosino della commissione del personale, ma ho dei fortissimi dubbi che la volontà di Mikron non fosse già all'inizio quella di arrivare al numero attuale di licenziamenti. Comunque resta scandaloso che in una situazione come quella attuale Mikron vada ad operare dei tagli».
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, le parti continueranno a discutere: «Ora iniziamo le trattative per il piano sociale, con una serie di proposte volte a ottenere un sostegno concreto alle persone licenziate» conclude Scolari. Il quadro finale, e ufficiale, si conoscerà comunque solo domani quando a prendere la parola sarà l'azienda