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BELLINZONA«Ho il Covid», e sparisce con i soldi

05.06.20 - 06:56
Ci eravamo occupati di lui in passato. Ora un insolvente seriale è finito in manette, con l'accusa di truffa
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«Ho il Covid», e sparisce con i soldi
Ci eravamo occupati di lui in passato. Ora un insolvente seriale è finito in manette, con l'accusa di truffa
Avrebbe incassato pagamenti per merce inesistente. Il Ministero pubblico conferma l'arresto. Diversi imprenditori e dipendenti truffati negli anni

BELLINZONA - «Ho preso il coronavirus, non posso rispondere». La pandemia di Covid-19 ha fornito una scusa d'oro a un "insolvente seriale" del Bellinzonese, che non ha esitato a raccontare - tra le altre cose - di avere contratto il virus per sfuggire ai creditori. Ma gli è andata male.

L'uomo, 31 anni, è una vecchia conoscenza di tio.ch/20minuti. Attivo nel settore del marketing, ci eravamo occupati di lui a più riprese - nel 2017 e 2018 - dopo le lamentele di diversi clienti da cui si era fatto pagare per servizi mai effettuati. Al coro delle accuse si erano aggiunti anche alcuni dipendenti assunti dal 31enne tramite gli uffici di collocamento, e non pagati.

Il trucco: incassare in anticipo, far sparire i soldi - lasciando clienti e collaboratori a bocca asciutta - e poi chiudere baracca e burattini. Diverse le aziende aperte e chiuse a suo nome: anche nel giro di poche settimane. Due anni fa la Procura di Lugano aveva aperto un'indagine. L'uomo era finito una prima volta in carcere, a dicembre 2018.

Lezione imparata? Neanche per sogno. Di recente il 31enne è tornato a colpire. La modalità è sempre la stessa: «Abbiamo avviato una collaborazione, ma dopo un po' ho capito che qualcosa non andava. Chiedeva di essere pagato in anticipo, inventava continue scuse» racconta un'imprenditrice del Luganese che si è rivolta alla polizia. «Mi ha creato un notevole danno, e so già che non rivedrò un soldo».    

Diversi i piccoli imprenditori raggirati dal recidivo, che si rendeva irreperibile accampando malori, infarti e - da ultimo - persino il Covid. La Procura non gli ha creduto: dopo l'ennesima denuncia, l'uomo è finito di nuovo in manette con l'accusa di truffa. L'indagine è affidata al Pp Andrea Minesso. Il Ministero pubblico conferma l'arresto, avvenuto il 19 maggio, ma non fornisce dettagli.

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