Dopo tre mesi di chiusura sabato si riparte, ma con delle restrizioni
LOCARNO - Dopo ben tre mesi di chiusura forzata, il Lido Locarno riapre nuovamente al pubblico. Questo sabato, l’utenza può così finalmente tornare ad usufruire delle strutture del Lido Locarno in tutta sicurezza.
Date le restrizioni ancora in atto (distanza sociale, assembramento di più di 30 persone, ecc.), inizialmente non saranno ancora disponibili le piscine coperte, gli scivoli e le strutture gonfiabili a lago, che si prevede di aprire per inizio luglio, a seconda delle esperienze delle prossime settimane e di eventuali ulteriori allentamenti delle norme di protezione emesse dalle Autorità federali. Fino alla riapertura anche delle piscine coperte sarà quindi necessario chiudere il centro in caso di maltempo.
Per l’incertezza sul momento di riapertura del centro, sono stati sospesi i classici corsi di nuoto post-scolastici che saranno sostituiti però da luglio con un numero maggiore di corsi di nuoto estivi. Riprenderanno, inoltre, i corsi fitness ed eventualmente anche quelli polisportivi per i ragazzi.
«A partire dalla comunicazione del Consiglio Federale - sottolineano dal Centro Balneare Regionale -, tutto il personale si è immediatamente attivato ed è stato formato per poter riprendere l’attività sin dalla prima data indicata dallo stesso Consiglio Federale secondo le specifiche imposizioni post-COVID-19. A tale scopo, nel periodo di chiusura, si è intrapreso tutto il possibile per ridurre al minimo il danno economico dovuto al fermo delle attività e preparato contemporaneamente un “piano pandemico”, secondo i dettami dell’Ufficio Federale della Sanità Pubblica (UFSP), con relativi piani di protezione. Piani già implementati in vista della riapertura, sia della parte fitness che della balneazione, nel rispetto di tutte le prescrizioni dettate dal CF con il permesso di riapertura delle piscine e dei lidi pubblici».
In questa fase post-COVID-19 sarà ovviamente impegno di tutto il personale far rispettare le accresciute norme igieniche nel superiore interesse di evitare ricadute e poter presto riprendere l’attività normale senza alcuna restrizione.