Mozione dei Verdi Ticino sul consumo di carne e derivati animali nelle mense. Ecco come deve essere il menù a scuola
BELLINZONA - Offrire nelle mense scolastiche un'alternativa vegetariana/vegana all'interno del menù. È una delle tante richieste avanzate dai Verdi Ticino attraverso una mozione inoltrata oggi alla Cancelleria di stato riguardante il consumo di carne e derivati animali nelle mense. Le ragioni di queste richieste ? «Le nostre scelte alimentari - si legge nel documento - hanno un impatto molto forte sull'ambiente. Per questo motivo è importante che lo stato si impegni da una parte ad educare e sensibilizzare i giovani sull'argomento, ancora troppo poco tematizzato, e dall'altra incentivare a scegliere con più frequenza i menu più sostenibili all'interno tra le proposte delle mense scolastiche. Un’alimentazione equilibrata, basata su una maggiore quantità di alimenti locali e vegetali, provenienti da un’agricoltura adattata alle condizioni stagionali, rispettosa dell’ambiente e della biodiversità».
E vediamo come intendono il menù i Verdi Ticino. Innanzitutto chiedono che in tutti i ristoranti scolastici di scuola media sia sempre garantita un’alternativa vegetariana/vegana al piatto principale. Inoltre bisogna limitare l'offerta di carne e pesce a soli due giorni alla settimana e prevedere un giorno alla settimana con un menù privo di derivati animali nelle mense cantonali di scuola media. Si chiede inoltre di «assicurare che in tutti i ristoranti scolastici delle scuole post-obbligatorie siano sempre garantiti in sufficienti quantità un piatto vegetariano (come già succede nella maggior parte dei casi) e uno senza derivati animali».
Vogliono anche l'introduzione nei ristoranti scolastici delle scuole post-obbligatorie un giorno a settimana totalmente senza carne né pesce. Istituire inoltre un sistema di denominazione che permetta di evidenziare il menù più ecologico tra quelli offerti (eco-menù) secondo un calcolo che tenga conto degli impatti lungo tutto il ciclo di vita (metodo “analisi del ciclo di vita”, LCA). Le scuole inoltre dovrebbero integrare in maggior proporzione prodotti biologici locali nei menù, agevolandone l’accessibilità anche tramite l’allocazione di più mezzi finanziari cantonali per il sovvenzionamento dei prodotti o dei pasti.
Si legge ancora nella mozione: «È importante supportare gli agricoltori locali che si impegnano per un’agricoltura biologica; istituire una campagna di sensibilizzazione nelle mense scolastiche delle scuole post-obbligatorie sulla provenienza, le condizioni di produzione e sull’impatto ambientale dei prodotti serviti, attraverso pannelli informativi; prevedere nelle scuole medie momenti formativi obbligatori sull’impatto ambientale delle proprie scelte alimentari da inserire in maniera trasversale nel programma di varie discipline che si prestano a discutere di tali temi (scienze, geografia, educazione alimentare...) ma anche in occasione di giornate progetto o attività interdisciplinari».
Infine chiedono che gli avanzi giornalieri delle mense scolastiche cantonali vengano distribuiti sotto forma gratuita o a prezzo ridotto tra gli studenti e i funzionari a fine giornata, come già avviene in alcune realtà universitarie (Friborgo, Zurigo). In questo modo si andrebbero a diminuire gli sprechi distribuendo cibo edibile.