Entro il 2030 disporranno di un'organizzazione e di risorse finanziarie umane adeguate, promuovendo un approccio aperto
«I Patriziati ticinesi restano un elemento centrale della società ticinese, in un mondo in continua evoluzione». È con queste parole che Norman Gobbi ha presentato stamattina in conferenza stampa il nuovo studio strategico sui Patriziati ticinesi, «un elemento centrale per la comunità».
Perché uno studio sui Patriziati? - Lo studio strategico sugli enti patriziali era stato pubblicato la prima volta nel 2009, undici anni fa. Lo scopo della nuova edizione, elaborata dalla Sezione degli enti locali - con la collaborazione dell’Alleanza patriziale ticinese (ALPA), della Sezione forestale, della Sezione dell’agricoltura, della Sezione dello sviluppo territoriale, dei Comuni, degli Enti regionali per lo sviluppo e di Ticino Turismo – è di descrivere il nuovo contesto nel quale lavorano gli enti patriziali.
La finalità della nuova pubblicazione, come ha evidenziato il capo della Sezione degli enti locali Marzio Della Santa, è quella di fornire indicazioni e risposte all’evoluzione e alle sfide con le quali tutte le amministrazioni patriziali si trovano confrontate in Ticino. Per farlo si è cercato di coinvolgere tutti i Patriziati e i loro partner di lavoro attraverso un’analisi sia quantitativa che qualitativa e completata da workshop e seminari.
Cosa verrà fatto - Nei prossimi mesi inizierà quindi la pianificazione delle attività per definire i presupposti necessari affinché i Patriziati dispongano entro il 2030 di un’organizzazione e di risorse finanziarie umane adeguate, promuovendo un approccio aperto, procedure burocratiche snelle e un maggiore riconoscimento del ruolo ricoperto. Grazie a questa nuova pubblicazione il Cantone e le realtà patriziali hanno intrapreso un percorso che permetterà agli enti patriziali di trasformarsi, per continuare anche in futuro a servire, nel modo migliore, la comunità.
La pubblicazione è scaricabile gratuitamente dal sito internet www.ti.ch/patriziati.