Il Sindacato indipendente ha consegnato oggi la petizione alla cancelleria dello Stato.
BELLINZONA - Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) ha consegnato oggi la petizione intitolata “Il Governo intervenga per sostenere finanziariamente gli studenti in difficoltà” corredata da circa 500 firme.
«La pandemia - precisa il sindacato in una nota - ha colpito duramente anche gli studenti: come riporta la RTS, il 60% dei “lavoretti” studenteschi sono stati soppressi durante la crisi e nelle università romande sono raddoppiate le richieste di aiuti finanziari da parte di studenti in difficoltà».
Una situazione che secondo il SISA «non può che aggravarsi con il tempo», l’interruzione della carriera universitaria e professionale a causa di una condizione finanziaria più fragile potrebbe infatti facilmente trasformarsi in «un fattore di precarizzazione».
E la problematica riguarda anche per i giovani ticinesi. «La sospensione del percorso accademico - sottolinea il SISA - può tradursi in un indebolimento dello statuto dei giovani nel mercato del lavoro e portare a un aumento della disoccupazione e assistenza giovanile».
Per questo motivo, per il sindacato, anche il Cantone deve fare la sua parte. «Vanno creati degli aiuti straordinari a cui accedere in tempi rapidi e va condonato il debito studentesco che grava sui neo-laureati. Occorre anche un sostegno alle famiglie con figli agli studi, colpite dalla riduzione del reddito a causa del lavoro ridotto e in certi casi pure da un licenziamento: vanno rimborsate rette scolastiche e universitarie, abbonamenti dei trasporti pubblici e gite scolastiche».
La petizione - precisa in conclusione il sindacato - ha già sortito qualche effetto: «Le gite di maturità sono state rimborsate, ma mancano ancora aiuti finanziari per gli studenti universitari. Ci aspettiamo dunque che il Consiglio di Stato agisca al più presto in tal senso».