Sono più di 17mila le persone che hanno fatto ricorso ai servizi della Fondazione
Nel 2019 sono state 6'770 le consulenze destinate a 4'899 utenti tramite le 18 assistenti sociali attive sul territorio
LUGANO - Oltre 17'000 persone hanno usufruito nel 2019 dei servizi e delle prestazioni offerte dalla Fondazione Pro Senectute. Un ulteriore incremento che rispecchia la situazione socio-economica e demografica della popolazione, con un invecchiamento che caratterizza e continuerà a farlo la nostra società e determina l’aumento costante di bisogni, sempre più diversi.
Il servizio di consulenza sociale ha ancora incrementato le proprie prestazioni, con 6'770 consulenze destinate a 4'899 utenti tramite le 18 assistenti sociali attive sul territorio cantonale e del Moesano. Va segnalata la creazione di due nuovi servizi: servizio di aiuto al trasloco e servizio fiduciario, nati per rispondere a bisogni emergenti che sinora erano presi a carico delle assistenti sociali, già molto sollecitate dal lavoro corrente.
Centri diurni - Anche i centri diurni terapeutici che accolgono persone affette da demenza (Balerna, Bellinzona, Biasca, Lugano e Muralto) hanno incrementato le presenze, 14’685 per i 237 giorni di apertura, rappresentando una soluzione di aiuto alle persone stesse ma anche ai famigliari. Un nuovo servizio di sostegno ai famigliari curanti, coordinato da luglio dal Centro di competenza Alzeimer, ha portato l’aiuto in questo ambito anche a domicilio delle persone affette da declino cognitivo, con lo scopo di sostenere i famigliari curanti e prevenire fenomeni di esaurimento.
Pasti a domicilio - Aumento importante anche per i pasti a domicilio, che hanno sfiorato le 400'000 unità, consegnati a 3343 persone. Anche la podologia ha riscontrato un aumento di prestazioni con oltre 7800 trattamenti di cura del piede.
Per quanto riguarda il mantenimento a domicilio, sono aumentati i centri diurni socio-assistenziali gestiti dalla Fondazione. Con l’apertura di Maggia (giugno 2019) è stato aperto il 6° centro che accoglie sia persone autonome che persone con maggiori difficoltà e bisognose di una presa a carico particolare. Il numero di questi centri è destinato ad aumentare, indice del bisogno crescente di una presa a carico mirata di persone con una certa fragilità ma che vivono ancora al proprio domicilio.
Volontariato - Crescita anche nell’importante settore del volontariato, sono aumentati i volontari della Fondazione (273) e tutti gli interventi eseguiti nei vari settori: dal più importante (visite a domicilio) a quello per aiuti puntuali o in ufficio o ancora il volontariato nelle strutture (centri diurni). Questo testimonia una grande solidarietà nei confronti degli anziani più bisognosi, con oltre 25'000 ore di intervento.
Corsi - Aumento generale anche dei corsi di vario genere, soprattutto attività sportive, nonostante la diminuzione del sussidio della Confederazione. Questo a conferma che l’anziano desidera mantenersi in buona salute e partecipa a iniziative per il suo benessere e il bisogno di stare in compagnia.
Per le soluzioni abitative, oltre alle residenze a misura di anziano dove la Fondazione è attiva con la figura del custode sociale, si segnala la novità del progetto di lavoro sociale comunitario presso il complesso abitativo Ligrignano a Morbio Inferiore. In questo progetto, l’innovazione è data dal coinvolgimento di persone “over 55” in assistenza da lungo tempo che hanno risorse ed energie importanti da mettere a disposizione della comunità. Un progetto nuovo in Ticino, grazie alla collaborazione con l’Ufficio del sostegno sociale e dell’inserimento (USSI) e che si ispira ai progetti Quartiers solidaires già attivi in diversi cantoni romandi.