Il Cda della ditta mesolcinese rispedisce al mittente le accuse: «Il consorzio rispetta le norme sulla concorrenza».
L'impresa di costruzioni ha costituito un consorzio con altre due ditte della regione: «Una scelta necessaria per far fronte alle difficoltà tecniche e per combattere la concorrenza di imprese svizzere ed estere».
GRONO - La Censi & Ferrari Sa è finita nel mirino della Comco. Il Cda della ditta di Grono, però, non ci sta e in una nota stampa contesta «gli addebiti mossi» dalla Commissione federale della concorrenza. «Abbiamo preso atto - precisa l'amministratore delegato Marcello Censi in una nota - della pubblicazione sul foglio ufficiale di commercio di un'apertura di procedura nei confronti della nostra ditta».
Un procedimento che l'impresa di costruzione rispedisce al mittente: «Per tutti gli appalti del Canton Grigioni nel 2020 - precisa Censi - abbiamo costituito un consorzio con altre due ditte mesolcinesi così da garantire nel migliore dei modi il rispetto delle norme su trasparenza e concorrenza».
L'amministratore delegato ricorda poi che la costituzione di consorzi sia oggi «necessaria» per far fronte «alle accresciute difficoltà tecniche per le opere da eseguire» e per poter «meglio sfruttare le sinergie» sia nel personale che nel campo della logistica, anche per «far fronte alla concorrenza di imprese svizzere ed estere».