Il Governo ha approvato il nuovo regolamento sul telelavoro nell'Amministrazione cantonale.
Nessun collaboratore avrà diritto al telelavoro, che dovrà essere complementare alla presenza sul posto di lavoro e potrà essere accordato al massimo due giorni alla settimana.
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ha approvato il regolamento sul telelavoro che si applica a tutte le collaboratrici e collaboratori ad eccezione dei docenti, del personale in formazione e dei dipendenti con un grado di occupazione inferiore al 50%.
Il progetto pilota sul telelavoro, avviato nel mese di ottobre 2018 e sperimentato da una sessantina di collaboratori per la durata di un anno, si è concluso con risultati positivi «sia per gli impiegati che ne hanno preso parte sia per i loro funzionari dirigenti», si legge sul comunicato stampa del Governo. Che ricorda come il telelavoro permetta una riduzione dei tempi di trasferta e dei costi di trasporto, con impatto sul carico ambientale e il traffico stradale, migliori la conciliabilità lavoro-famiglia e aumenti la motivazione dei collaboratori.
Nessun diritto al telelavoro - Il telelavoro riveste carattere volontario e sarà in ogni caso complementare alla presenza sul luogo di lavoro principale. Il regolamento non prevede infatti alcun diritto al telelavoro e dal suo esercizio non deriva nessun diritto acquisito. Il telelavoro potrà essere accordato per al massimo due giorni a settimana, in base al grado di occupazione: modalità, durata e condizioni del telelavoro si baseranno su una autorizzazione che potrà essere disdetta da ambo le parti con preavviso di due mesi.
Obiettivi fissati e risultati misurabili - Il telelavoro potrà essere esercitato da casa o in una sede alternativa dell’Amministrazione cantonale nel rispetto della protezione dei dati e garantita la confidenzialità. Il telelavoro potrà essere accordato soltanto ai collaboratori che svolgono un’attività per la quale non è richiesta una presenza fisica continuativa sul posto di lavoro; gli obiettivi dovranno essere fissati chiaramente e i risultati dovranno essere misurabili.
Complementare al lavoro tradizionale - Questa nuova modalità di lavoro flessibile, favorita dalla digitalizzazione delle procedure e applicata su larga scala durante l’emergenza sanitaria degli ultimi mesi, costituisce una tappa importante nell’evoluzione dell’impiego pubblico, «fermo restando comunque che non potrà sostituire la presenza fisica in sede, che rimane la forma di lavoro principale all’interno dell’Amministrazione», precisa il comunicato.
Il regolamento approvato oggi sarà oggetto di un bilancio dopo il primo anno di applicazione e potrà eventualmente essere aggiornato nel corso dei prossimi mesi in base ad alcuni approfondimenti richiesti dalle associazioni del personale.