Il portavoce delle Forze Armate Stefan Hofer esprime il proprio sconforto per la morte del granatiere in una marcia.
Per il mondo grigio-verde è un altro lutto: il nono giovane che perde la vita per motivi di salute durante la scuola reclute in poco più di 30 anni.
ISONE - «È un giorno triste per l'esercito». Il portavoce delle Forze Armate Stefan Hofer esprime tutto il proprio sconforto per la morte di una recluta della scuola granatieri avvenuta questa mattina a Isone.
21enne romando - Il milite, un 21enne vodese stando a quanto anticipato dalla Rsi, ha perso la vita nel corso di marcia di prestazione di 6.5 chilometri che si snodava attorno alla piazza d'armi sul Monte del Tiglio. L'obiettivo delle reclute - secondo quanto spiegato a 20 Minuten da Hofer - era quello di compiere il tragitto «più rapidamente possibile». I giovani non erano gravati da un peso eccessivo. «Portavano uno zaino di quindici chili sulle spalle e il percorso era relativamente facile».
Corpo d'élite - I militi che si incorporano in questa compagnia solitamente dispongono di un "fisico bestiale". «La scuola per granatieri - sottolinea il portavoce - richiede uno stato di forma eccellente: i criteri d'ammissione sono molto severi e i giovani che vogliono farne parte devono ottenere un punteggio minimo di novanta alla prova fisica di reclutamento. Sono un corpo d'élite dell'esercito». Al momento rimane perciò un mistero cosa abbia provocato la morte del 21enne. Tanto più che le reclute sono state sottoposte a un test attitudinale di due giorni prima di entrare in caserma. I prescelti sono infine sottoposti a esami medici e psicologici.
Condoglianze militari - L'ultimo pensiero di Hofer va naturalmente alla famiglia della vittima. «È un giorno molto triste. È morto un giovane. E questo ci tocca tutti. L'esercito esprime le proprie condoglianze a tutti i famigliari e rivolge loro i propri pensieri».
La tragedia avvenuta oggi a Isone non è però la prima morte per motivi di salute che scuote il mondo grigio-verde elvetico. Prima di essa, sono infatti stati otto in poco più di trent'anni i giovani militi che hanno perso la vita durante la scuola reclute (vedi box).
Otto decessi per motivi di salute in poco più di 30 anni - La morte più recente riguardava fino a oggi quella avvenuta nel 2012 ad una recluta per un arresto cardiaco a Bière (VD). Nel 2009, ad Airolo, un milite 19enne era morto giocando a calcio. Nel 2003 a Birmensdorf (ZH) era invece stata una corsa di 12 minuti a risultare fatale.
Meningite - La meningite ha fatto in totale tre vittime, episodi che hanno reso necessarie cure per tutte le persone entrate in contatto con le vittime. In un caso di vent'anni fa circa 700 persone erano state curate con antibiotici.
Omicidio colposo - Nel 1996 un comandante di compagnia è stato condannato a due anni di prigione con la condizionale per omicidio colposo. Nel 1993 aveva guidato una marcia che aveva portato alla morte di una recluta. In particolare, il comandante aveva obbligato un 20enne di 113 chili, totalmente sfinito, a continuare la marcia. La dinamica è risultata fatale, anche a causa di un difetto cardiaco emerso solo durante l'autopsia.
Mistero in Argovia - Rimane infine misterioso un caso del 1988 ad Aarau: un 19enne ha improvvisante perso conoscenza. Nonostante un intervento immediato, è morto nel giro di pochi minuti.