Per garantire la sicurezza degli studenti sono state introdotte diverse misure.
Si va dal potenziamento delle lezioni in digitale a un edificio dedicato completamente alle persone che dovranno svolgere un periodo di quarantena.
SORENGO - Ospitare e formare in sicurezza studenti provenienti da oltre 50 Paesi è una sfida inedita, al tempo del Covid-19. Specie per chi, come la Franklin University Switzerland di Sorengo, li ospita all’interno di un campus, con ambienti privati ma anche condivisi. Ecco come l’università la affronterà, seguendo e potenziando le indicazioni del DECS.
SwissCovid obbligatoria - L’utilizzo obbligatorio dell’app SwissCovid faciliterà (per lo staff, i docenti e gli studenti) il tracciamento di contatti interno alla struttura. Gli insegnamenti verranno portati avanti mediante un modello ibrido che combinerà la fruizione delle lezioni in digitale - con un’esperienza potenziata dall’installazione di nuovi videocamere, microfoni e piattaforme di interazione con i docenti - e la presenza in aula, che sarà sempre pianificata mediante il software di simulazione della qualità dell’aria ideato in Svizzera, denominato SIMARIA.
Rotazione negli spazi chiusi - Tale configurazione, che verrà già testata attivamente durante il mese di agosto agevolerà, tramite un meccanismo di rotazione, la distribuzione di studenti e docenti negli spazi chiusi. Garantendo quindi, al interno degli spazi, il mantenimento delle corrette distanze sociali, identificate in un minimo di due metri, e sempre con obbligo di mascherina.
Edificio dedicato alla quarantena - Sebbene molti degli iscritti arriveranno dall’area Schengen e dalla Svizzera, l’università si è equipaggiata per gestire anche gli arrivi dalle aree a rischio, secondo le indicazioni del DECS. Gli studenti in arrivo da queste ultime, infatti, dovranno svolgere un periodo di quarantena all’interno di un edificio del campus completamente dedicato, e riceveranno i pasti del servizio mensa, così come assistenza e test sanitari, direttamente nei loro appartamenti e nelle camere, attraverso l’ausilio di piattaforme online.
«Il benessere prima di tutto» - «Franklin University Switzerland - conclude Sara Steinert Borella, Vice Rettore e Decana degli Affari Accademici dell’ateneo - ha a cuore il benessere di chi ne fa parte, nonché della comunità circostante. Partendo dalle indicazioni emesse dal DECS e dal successo riscontrato con l'insegnamento a distanza durante lo scorso semestre, abbiamo elaborato un sistema che siamo certi potrà garantire sicurezza e un’eccellente qualità di lavoro e apprendimento anche a chi dovesse necessitare di restare in isolamento».