La Ssic: il lockdown «non ha tolto lavoro alle imprese». Ma restano incertezze sull'autunno
BELLINZONA - L'edilizia corre, per recuperare il tempo perso. Ma le vacanze restano sacre. Il grosso dei cantieri in Ticino si prenderà una pausa ad agosto, «con qualche eccezione in condizioni particolari».
A renderlo noto è il direttore della Società svizzera impresari costruttori Nicola Bagnovini. «I cantieri in quota, sopra i mille metri, oppure i cantieri delle scuole o delle autostrade non si fermeranno» ha spiegato ai microfoni di Radio Ticino. «Si tratta però di eccezioni particolari, grandi opere d'interesse pubblico».
Il discorso vacanze era stato oggetto di un dibattito in commissione paritetica. Con i sindacati che insistevano per limitare le deroghe. Queste ultime - precisa la Ssic - sono state concesse a circa 40 aziende edili in Ticino, circa il 10 per cento del totale.
Il settore nel complesso è in buona salute. Il lockdown «non ha tolto lavoro ma lo ha solo ritardato» osserva Bagnovini. «A livello di liquidità le aziende ticinesi stanno bene» ma permangono dubbi sul futuro. «Le imprese non sanno cosa accadrà in autunno e come comportarsi». I grandi progetti edili tuttavia non mancano, a cominciare dal cantiere della nuova Valascia, a quasi mille metri, che potrà continuare a spron battuto in accordo con i sindacati.