Il rischio di una nuova ondata di calore viene definito «molto basso» dagli esperti di Meteosvizzera
L'estate cambia marcia, ma resta estate: «Alcune giornate potranno ancora essere tropicali (temperature massime superiori ai 30 gradi) e anche afose».
LOCARNO - In mezzo a tante disgrazie il cielo dovrebbe risparmiarci la terza ondata canicolare. La seconda è stata bruscamente abbattuta dalla perturbazione temporalesca di ieri notte e, spiegano i tecnici, dall’indebolimento della dorsale anticiclonica sull’Europa centrale.
L'estate però continua - “Canicola… bye bye!” scrivono gli esperti di Locarno-Monti sul sito di Meteosvizzera. Il rischio che ce ne sia un’altra nel corso di questa estate viene definito «molto basso». Perché, spiegano, «i modelli numerici che forniscono previsioni a medio e lungo termine mostrano una circolazione atmosferica sull’Europa che sarà via via più dinamica, in particolare con il passaggio di alcune perturbazioni che potrebbero portare qualche goccia di acqua in più». L’estate cambia marcia, ma resta estate. «Alcune giornate potranno ancora essere tropicali (temperature massime superiori ai 30 gradi) e anche afose».
Tropical nights - Per gli amanti della statistica Locarno-Monti fornisce anche una comparazione tra i due periodi canicolari 2020 al Sud delle Alpi. La prima ondata, durata dal 28 luglio al 1. agosto, è stata la più intensa con tre giorni di indice di calore sopra le 95 unità a Lugano (e un massimo di 96). A titolo di paragone, la seconda canicola, dall’8 al 12 agosto, ha registrato un indice di calore di 92.7 nella città affacciata sul Ceresio. A rendere meno pesante la seconda ondata di caldo è stata l’umidità particolarmente bassa: «In alcune giornate i valori ricordavano quelli delle giornate favoniche». Idem il confronto delle notti tropicale che, sempre a Lugano, sono state 5 durante la prima canicola e 3 nella seconda.
L'anticiclone vintage - In conclusione i due “schiaffi” di calore non hanno mutato il giudizio sull’estate 2020 che ambisce ad andare in archivio per il ritorno, inatteso, del dolce anticiclone delle Azzorre… «L’anticiclone africano, molto presente nelle estati degli scorsi due anni, è stato piuttosto latitante» ricorda ancora Locarno-Monti. Additato come principale responsabile dei nostri boccheggiamenti estivi, non è però l’unico: «Il caldo torrido sull’Europa centrale durante l’estate può anche essere causato da altre situazioni sinottiche su larga scala (per esempio anticiclone europeo e afflussi da est con aria molto calda di origine continentale)». In ogni caso, bye bye canicola. Possiamo tornare a pre-occuparci solo di Covid.