La proposta, elaborata tra Adicasi, medici ed esperti, sarebbe già sulla scrivania del Medico cantonale
BELLINZONA - Tamponi per tutti al primo segnale d'allarme. Sarebbe questa, stando a quanto riporta oggi "il Caffè", la strategia pensata per fronteggiare una nuova avanzata del coronavirus all'interno delle case per anziani ticinesi.
La proposta è contenuta in un documento - realizzato in gruppo tra l'Associazione dei direttori delle case anziani (Adicasi), alcuni medici, esperti e dirigenti di istituti sanitari - che secondo il domenicale sarebbe già sul tavolo del Medico cantonale.
La mossa degli addetti ai lavori, in attesa di direttive più precise riguardanti le misure di contenimento da parte del Cantone, è frutto dell'esperienza raccolta durante la fase acuta all'inizio dell'emergenza.
Dopo quanto accaduto la scorsa primavera, dove nelle case per anziani sono state registrate decine di decessi, l'obiettivo è ora quello di non farsi trovare impreparati. In altre parole, in caso di un singolo contagio, tutti - gli ospiti dell'istituto, i medici, gli infermieri, gli assistenti di cura e i dipendenti - dovranno sottoporsi al test.