I maniscalchi in Ticino sono una rarità e lei è l'unica donna.
Ogni settimana dalle sue mani passano gli zoccoli di una trentina di cavalli
SESEGLIO (CHIASSO) - Vanessa Schuler (28 anni) è l'unica donna in Ticino che esercita la dura professione del maniscalco e ferra oltre una trentina di cavalli la settimana. Cura con affetto anche asini e muli, perché la sua vera passione sono gli animali.
Chi le ha trasmesso questo autentico amore per i cavalli?
«Mia nonna Laura li adora ma per motivi di salute non ha mai potuto montarli. Mi ha messo su un pony quando avevo due anni e non ho più mollato la sella. Ho un rapporto speciale con questo stupendo animale e oggi ho tre cavalli tutti miei. Il mio compagno Romano mi sostiene in questa mia vita in mezzo alla natura».
Passione che si è trasformata nella professione dei suoi sogni.
«Prima di finire le medie, a 14 anni, avevo già il contratto d'apprendista maniscalco firmato. Dal 2016 lavoro in proprio e mi sento realizzata».
Quali sono le insidie nel convivere ogni giorno con i cavalli?
«È un animale che segue solo il suo istinto, occorre un linguaggio neutro e propositivo. Ho seguito dei corsi di comunicazione con i cavalli e mi sono stati di grande aiuto. Spesso si tende ad imporre un nostro ordine agli animali, ma con i cavalli non funziona».
Un lavoro che richiede una notevole forza, vero?
«Esatto. Le zampe vengono trattate, come nel mio caso, prevalentemente sul ginocchio della gamba sinistra, con il ginocchio opposto che fa da sostegno. Il ferro va dapprima tolto, l'unghia tagliata e limata, quindi si prepara l'impronta di quello nuovo, che va arroventato nella forgia, e quindi si procede all'applicazione. Sono passaggi che richiedono qualità e pazienza, alla fine ci vuole una buona ora per quattro zoccoli».
Lei ha la sua scuderia?
«Tata (attualmente in alpeggio), Jamadu e Divina sono i miei cavalli. In realtà, nella mia fattoria di Seseglio ci sono pure cani, gatti, galline e anatre. Gli animali fanno proprio parte della mia vita. Quando arrivo a casa la sera dopo una giornata di lavoro, mi rilasso a stare insieme a loro, anche se i miei cani sono sempre con me, mi aiutano a trasmettere tranquillità a chi sono chiamata a ferrare».
Come vivono i cavalli il suo lavoro?
«Di norma non è un'operazione invasiva. Li tratto tutti come se fossero i miei, sono affettuosa e gentile, porto loro pure dei biscotti. Il mio scopo è che abbiano un bel ricordo del mio intervento, quando torno loro mi riconoscono subito».
Riesce a trovare il tempo per montare?
«Sono molto legata ai miei tesori, in particolare a Jamadu. D'estate ho a disposizione la sera, mentre nelle giornate più corte esco tra le tre e le cinque del pomeriggio».
Perché ha questo legame con Jamadu?
«Tutti gli animali della mia fattoria sono stati salvati. La storia di Jamadu mi ha coinvolta perché si era rotto una vertebra del collo cadendo al pascolo e io ho voluto sostenere il costo di 9'800.- franchi dell'intervento del veterinario per evitare di sopprimerlo. Dalla mia paga di apprendista ho dedicato 500.- franchi al mese e per quasi due anni mi sono impegnata a saldare l'operazione. Il rapporto è diventato ancora più forte e il mio amore per Jamadu è speciale».
«La giornata del maniscalco dura dieci ore»
Prevalentemente cavalli, ma anche asini e muli. Sono 2.500 gli equini registrati in Ticino e Vanessa Schuler, unica donna maniscalco, percorre 50.000 km l'anno per curare i loro zoccoli. «È un lavoro che richiede la massima qualità e per questo preferisco concentrarmi su 6-7 cavalli al giorno, anche perché il servizio a domicilio comporta spostamenti che riducono le ore effettive nelle scuderie». La tariffa di Vanessa, in linea con gli altri maniscalchi che offrono pure un servizio a domicilio, è di 180.- franchi a cavallo. Una buona ferratura tiene fino a due mesi. Trapano, smeriglio, forgia, bombola a gas, utensili di ogni tipo, chiodi e naturalmente i ferri: il Pick-up di Vanessa è attrezzato per ogni intervento. «La mia giornata dura dieci ore, ci vogliono forza e soprattutto sensibilità. In certi casi si deve ricorrere alla sedazione quando un cavallo agitato mette in pericolo l'incolumità del maniscalco».