Prosegue la diatriba tra Caslano e Magliaso sui pattugliamenti della Polizia Malcantone Ovest
Il fulcro della questione, secondo il Municipio di Magliaso, non è relativo a un paio di controlli, bensì al disservizio in generale
MAGLIASO - Non si placa la discussione attorno alla Polizia Malcantone Ovest (M.O.), i cui agenti sono inizialmente stati accusati dal Comune di Magliaso di notificare pattugliamenti mai fatti.
In seguito, ricordiamo, i poliziotti sono invece stati scagionati dal Municipio di Caslano, che ha dichiarato le accuse, dopo le verifiche del Comandante, «infondate».
Il Municipio di Magliaso però non ci sta, e ha pubblicato in data odierna un altro comunicato per «chiarire alcuni aspetti» sul disservizio da parte della M.O.
Prima di tutto, Magliaso ci tiene a chiarire che non ha «fin da subito» avuto nulla in contrario alla pubblicazione del comunicato per il rinnovo della fiducia alla M.O.. «Tuttavia», si legge poi nella nota, non si può condividere l’asserzione «che il Comandante della M.O.» abbia «accertato che le accuse di Magliaso sui cosiddetti “controlli fantasma” siano infondate».
Infatti, il Municipio di Magliaso dubita delle prove, che non sono mai state presentate in sede commissionale, e ribadisce che le accuse sono confermate sulla base di «oggettivi riscontri, verificati con scienza e coscienza da parte di un collaboratore, al quale va tutta la fiducia e la credibilità dell’Esecutivo», viene dichiarato.
Magliaso spiega inoltre che non è una questione relativa ad alcuni controlli in particolare, ma che nel rispetto dei cittadini sia giusto «pretendere un servizio di polizia, sul proprio territorio, degno di tale nome» dice la nota, ammettendo che le difficoltà possano essere dovute al sottostrutturamento dell'effettivo, mai arrivato al «numero ottimale di 12 agenti».
La critica si allarga poi al fatto che «per ottenere determinati servizi o controlli si debba costantemente farne richiesta» tuona il comunicato, «e appena si allenta un po’ la pressione sul Comando, ecco che il servizio diventa, pian piano ma con certezza, un disservizio».
In conclusione, da parte di Magliaso, una domanda di fondo: «Perché in questi primi cinque anni di vita della M.O. vi sono stati diversi cambi di effettivi, con la perdita anche di validi agenti, e quando se ne cercano di nuovi pubblicando i relativi concorsi, questi sono spesso quasi disertati e i pochi partecipanti non hanno i requisiti richiesti? È un problema di tutte le polizie di prossimità o tocca solo la M.O.?» si chiede il Municipio, che, ironicamente, conclude: «Ai posteri l’ardua sentenza».