Granit ha dimostrato sangue freddo ed è intervenuto immediatamente, fino a quando la donna ha ripreso i sensi.
«Se non avessi partecipato a un corso sulle misure salvavita per la rianimazione non avrei davvero saputo dove mettere le mani».
LOSONE - A volte uno sconosciuto può letteralmente salvarti la vita. Lo sa bene la signora zurighese vittima di un attacco epilettico con arresto cardiaco, lo scorso sabato, presso il ristorante del Mercato Cattori. Fortunatamente per lei, a qualche tavolo di distanza c’era Granit Baqaj, che ha avuto il sangue freddo di intervenire.
Il massaggio cardiaco - «Ho sentito urlare “mutti, mutti” in svizzero tedesco - racconta -. Ho alzato gli occhi e ho visto questa donna, sui 70-75 anni, irrigidita, bianca in volto». Mentre qualcuno chiamava il 144, Granit è passato all’azione: ha adagiato la signora sul pavimento e ha provato a sentire il respiro. «Non c’era, il torace era immobile, non respirava». Così ha iniziato a praticarle il massaggio cardiaco, fino a quando non si è ripresa. «Non so quanto tempo sia passato. Ho sentito che ha ricominciato a respirare, anche se con difficoltà. Ha aperto gli occhi, li muoveva». Poi sono arrivati i soccorritori.
Merito di un corso frequentato anni prima - Il giovane non si spiega dove abbia trovato tutto quel sangue freddo. «Ma le mie mani sapevano esattamente cosa fare. Tutto grazie a un corso sulla rianimazione che ho frequentato qualche anno fa. Non avrei mai pensato che mi sarebbe stato così utile». Il corso di primo soccorso, organizzato dal SALVA (Servizio ambulanza Locarnese e Valli), gli era stato proposto dall’azienda in cui lavorava. Ma sono molti i privati che vi si iscrivono. «Noi siamo uno dei servizi che offrono i corsi di primo soccorso in Ticino sotto il coordinamento dell’AMUT (Accademia di medicina d’urgenza ticinese) - ci spiega il responsabile dell’Area formazione di SALVA, David Delcò -. Il massaggio cardiaco si fa così in tutto il mondo, l’importante è essere formati».
Un intervento che salva la vita - Ma perché scegliere di iscriversi a un corso simile? «Per salvare la vita ci vuole un sistema organizzato: soccorritori professionisti formati supportati dalla popolazione - continua Delcò -. Proprio perché dal momento che intercorre un arresto cardiaco a quando arrivano i soccorsi passa del tempo, e si rischia la morte o danni permanenti, prima si interviene meglio è. Per questo istruiamo tutte le persone. E in Ticino siamo precursori a livello nazionale». Una situazione di emergenza può capitare a chiunque e ovunque: al bar, sul posto di lavoro, in famiglia. «Meglio essere pronti a intervenire e non dover mai mettere in pratica quanto imparato ai corsi, che non sapere come muoversi. Inoltre, se succedesse qualcosa a noi, ci farebbe piacere avere accanto una persona “preparata”».
Sempre pronti - In una situazione “calda” qualcuno potrebbe non sentirsela di fare qualcosa, anche se ne sarebbe capace, «ma può comunque seguire le indicazioni della centrale 144, che guida i presenti fino all’arrivo dei soccorsi». Chi frequenta un corso BLS-AED-SRC (Basic Provider) impara le principali misure salvavita per la rianimazione cardiopolmonare e può diventare "First Responder", rendendosi disponibile a intervenire immediatamente nell'emergenza. Al verificarsi di un arresto cardiaco, riceverà da Ticino Soccorso 144 un messaggio push istantaneo sullo smartphone, con il luogo esatto e i minuti necessari all’ambulanza per giungere sul posto. Il First Responder può rispondere alla chiamata o declinarla.
Gli aggiornamenti
«Già quel sabato sera la signora ha parlato con la nipote al telefono, dall'ospedale. Mi ha detto che stava "bene" - racconta Granit -. Mercoledì ha fatto rientro a Zurigo, dove vive».
I corsi
Nei corsi si imparano le tecniche base come il massaggio cardiaco, la ventilazione artificiale, l’uso del DAE (defibrillatore automatico esterno) e le tecniche di disostruzione delle vie respiratorie, ma si possono anche condividere valori, timori ed eventuali esperienze.
In Ticino siamo precursori a livello nazionale anche nella formazione di tutte le ragazze e i ragazzi di 4a media, un progetto di Ticino Cuore.