L'intervento degli uomini del Dipartimento del territorio si è svolto tra ieri e oggi a sud di Gudo e a Gnosca
Trote, temoli e bottatrici erano rimasti bloccati nei ristagni d'acqua dopo il rientro del fiume negli argini. I pesci sono stati reintrodotti nel loro habitat
MAGADINO - Un centinaio di pesci solo nelle golene a sud di Gudo sono stati salvati e reimmessi nelle acque del Ticino grazie all’intervento dei guardapesca del Dipartimento del territorio. L'operazione di minuzioso recupero si è svolta anche nella zona di Gnosca.
Ieri e oggi gli uomini del Dt hanno controllato le pozze d’acqua che sono rimaste nelle golene di sponda dopo la fuoriuscita, venerdì, del fiume in piena. In questi ristagni laterali restano inevitabilmente intrappolati dei pesci e lo scopo di questa azione è stato di salvarli riportandoli nel fiume. Un centinaio esemplari tra trote, temoli, strigioni e bottatrici ringraziano la “pesca miracolosa”. Tra questi vi era pure una trota lacustre di 50 cm di lunghezza. Per guadinare il pesce senza ferirlo, i guardapesca erano attrezzati con un apparecchio che emette micro-scariche elettriche dal retino. Un aggeggio assolutamente indolore e certificato dai biologi.
Sia detto per inciso, in passato in occasione di simili eventi, non era raro vedere cittadini comuni “salvare” il pesce per metterlo in padella. È anche questo un segno dei tempi che cambiano. Crediamo in meglio. Per inciso oggi è la giornata mondiale degli animali. Le trotelle ringraziano.