L’idea ha già avuto un enorme successo, tanto che a breve sarà disponibile anche a Lugano.
Il concetto è innovativo: portare l’esperienza nel mondo reale. Gli organizzatori: «Effetto wow garantito».
C’è un modo nuovo e più emozionante di visitare Bellinzona. E presto sarà possibile fare lo stesso anche a Lugano. L’idea è tanto semplice quanto originale: fondere il concetto delle escape room con una scenografia “reale”, data appunto dalla città stessa.
Non la classica escape room - Insomma, una versione 2.0 di quella che, per gli appassionati, è un’attività più che sdoganata. «La nostra è un’evoluzione, un passo avanti rispetto alle classiche escape room - spiega Francesca Aliotta, Growth Manager di Sato Code -. Abbiamo voluto offrire un'esperienza completamente nuova, seppure con molti elementi comuni alle “classiche” escape room».
«Come in un film» - L'obiettivo resta sempre lo stesso: trovare oggetti e risolvere enigmi per poter proseguire nel gioco. «Ma questo accade nelle strade della città, in una sorta di gioco senza confini», prosegue Aliotta. Insomma, le difficoltà aumentano, ma anche il divertimento. «Il giocatore si troverà a chiedersi cosa appartiene al gioco e cosa no. Non è sempre facile da capire, mentre si fa più forte la sensazione di trovarsi in un film».
Ad aiutarti è un'app - Ovviamente, per risolvere l’enigma ci sono diversi indizi. E non solo. «Ci avvaliamo di ciò che già esiste sul percorso proposto, ma creiamo anche installazioni ad hoc (ad esempio un oggetto che si mimetizza nella vetrina di un negozio, che potrebbe essere un dipinto pop in una galleria d'arte contemporanea, con un messaggio da decifrare). Tali indizi, una volta trovati, si devono combinare con informazioni che appaiono nella app Sato Code, in quello che è a tutti gli effetti un mix tra reale e digitale».
Proprio la app è parte integrante del gioco: «Il telefono - spiega Aliotta - inizia a vibrare quando i giocatori si avvicinano a un punto d’interesse. Sul display appaiono tutte le informazioni utili per capire in che direzione proseguire. La app offre anche indizi extra qualora non si fosse in grado di andare avanti. E se questi non bastassero permette di saltare anche un paio di stazioni lungo tutto il percorso».
Con calma o per registrare un record - I percorsi sono generalmente in centro città, in aree perlopiù pedonali o dove si può camminare senza trovarsi nel traffico: «Durano circa una o due ore, ma il tempo impiegato dipende anche dall'esperienza dei giocatori. In ogni caso, anche chi non aveva mai provato un'escape room ne è rimasto entusiasta. Non essendoci limite di tempo, si può prendersela con calma e addirittura fermarsi per un caffè o una pausa. I più accaniti possono invece cercare di stabilire il nuovo record. Presto implementeremo una ranking list».
Un successo - L'accoglienza, per il momento, è stata positiva. «Sono così numerose le persone che ci hanno chiesto quando sarebbe arrivato il prossimo percorso a Lugano che abbiamo deciso di dargli la precedenza rispetto ad altre città. Anche perché il clima in Ticino è sicuramente più favorevole, nonostante l'inverno».
Aliotta assicura: «L'effetto wow è garantito! L’esperienza è nuova e innovativa. E anche flessibile: si può giocare in tutta autonomia, senza bisogno di prenotazione anticipata. Basta fare i biglietti online. Quindi si può decidere di iniziare in qualsiasi momento e orario. In questo periodo di Coronavirus, poi, è un'attività che non presenta rischi. Si sta all'aperto e si possono mantenere le distanze sociali».
Ecco come funziona: