L'incertezza legata all'emergenza sanitaria implicherà più attenzione verso i Paesi europei e il mercato interno.
I rappresentanti del settore turistico hanno fatto oggi il punto della situazione in vista dell'anno prossimo.
BELLINZONA - Oltre 200 rappresentanti del settore turistico ticinese si sono riuniti questo pomeriggio in modalità digitale con l’obiettivo di pianificare le attività di marketing per il 2021. L’appuntamento è stato organizzato da Ticino Turismo in collaborazione con le quattro Organizzazioni turistiche regionali (OTR).
Le nuove sfide dettate dall’emergenza sanitaria, il turismo sostenibile e il potenziale del prodotto legato alla Mountain Bike. Sono stati questi i temi al centro del “Key Partner Meeting”, l’appuntamento annuale organizzato da Ticino Turismo e dalle quattro OTR per presentare le attività marketing previste per il prossimo anno. A causa della pandemia da coronavirus, quest’anno per la prima volta l’appuntamento si è tenuto in modalità digitale. «La ripresa dei flussi verso i mercati lontani resta permeata dall’incertezza – ha evidenziato Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo -. Per noi questo significa un riorientamento e una maggiore attenzione verso i Paesi europei, Germania e Italia in primis. A farla da padrone resterà, beninteso, il mercato interno. Il Ticino si sta confermando una delle mete predilette nel cuore dei confederati. Anche il 2021 sarà all’insegna degli “svizzeri in Svizzera” e a noi spetta il compito di non lasciarci fuggire questa opportunità».
All’incontro sono stati invitati due ospiti che hanno proposto una riflessione sulle sfide future in ambito di prodotto turistico. Tiziano Pelli, già direttore di Svizzera Turismo Italia e oggi consulente indipendente, ha messo l’accento sull’importanza crescente del turismo sostenibile. «C’è un dato molto importante che deve farci riflettere: quasi un turista su 12 in Svizzera si considera un “eco-traveller” Non stiamo dunque parlando di un tema di nicchia, ma di un argomento che, complice la pandemia, ha raggiunto il cuore della nostra società». Secondo Pelli, «la disponibilità delle organizzazioni turistiche e dei fornitori di servizi a partecipare a programmi volti al raggiungimento di una maggiore sostenibilità ambientale è insufficiente. A causa di questa scarsa apertura al tema, il rischio è di perdere un'opportunità di crescita».
Da parte sua Luca D'Angelo, direttore dell’Azienda per il Turismo Dolomiti, ha presentato il progetto Dolomiti Paganella Bike che di recente si è fatto conoscere a livello internazionale. «Lo sviluppo del prodotto turistico legato alla Mountain Bike è in grado di portare molti vantaggi competitivi ad una destinazione turistica come l'allungamento della stagionalità, nuovi target e l’attivazione di expertise e competenze locali. È tuttavia necessario compiere scelte importanti in merito al tipo di prodotto da sviluppare e, soprattutto, va immaginato (prima) e applicato (poi) un masterplan di sviluppo che preveda chiaramente obiettivi, ruoli e finanziamenti».
Nel corso del pomeriggio i partecipanti hanno avuto modo di valutare, tramite incontri individuali, le varie possibilità di investimento per l’anno venturo.