Uno strumento tecnologico sin qui poco utilizzato, ma dal grande potenziale
Quando il virus obbliga a trovare soluzioni non ancora previste dalla legge
BELLINZONA - L’avviso di quarantena Covid tramite SMS? «Può risultare uno strumento rapido ed efficace» afferma l’Ufficio del medico cantonale (Umc). Ma anche, puntualizza l'autorità oggi più sollecitata al fronte, poco utilizzato. «Si è proceduto con tale modalità di notifica in una decina/ventina di casi». La stragrande maggioranza delle migliaia di ordini sin qui emanati avviene infatti via telefonata dagli operatori del Contact tracing.
Cosa dice la legge - Uno degli aspetti, poco noti, che intralcia l’uso più massiccio degli SMS è costituito dalla mancanza di base legale. Ogni decisione o provvedimento di autorità dovrebbe (usiamo il condizionale in questi tempi in cui col Covid “necessità non conosce leggi”) seguire la Legge sulla procedura amministrativa (art. 17-20) che stabilisce tre canali di comunicazione: per iscritto con invio postale o consegna diretta tramite usciere/agente di polizia; per via elettronica alle parti che vi acconsentono; per via edittale con pubblicazione sul Foglio Ufficiale. Va chiarito che gli SMS non rientrerebbero, secondo il parere di un giurista, nella “via elettronica” ma semmai “telefonica”.
Quando può servire - «Giustamente una decisione deve formalmente venir notificata attraverso invio raccomandato o consegna brevi manu» conferma lo stesso Umc. «Queste modalità vengono adottate con persone che lo pretendono. Il sistema della quarantena si fonda però evidentemente sulla responsabilità individuale, sull’adesione dei cittadini e sul loro rispetto della misura, consapevoli dell’importanza per la salute pubblica e dei propri cari». Di conseguenza, «in caso di situazioni che coinvolgono un numero elevato di persone da porre in quarantena che vanno avvertite rapidamente (ad esempio, classi scolastiche da informare la sera per evitare che si rechino a scuola l’indomani) la comunicazione via SMS può risultare uno strumento rapido ed efficace».
Protetti dagli errori - L’informazione via SMS, fa notare l’Ufficio del medico cantonale, «presuppone evidentemente che il piano di protezione dell'evento in cui si presume sia avvenuto il contagio preveda la raccolta dei dati di contatto, rispettivamente che la persona positiva disponga dei numeri di telefono del gruppo di persone con cui è stata in contatto (es classe scolastica o squadra sportiva)». In concreto l’autorità pubblica nell’SMS indica le circostanze del presunto contagio, «ma non menziona alcun nome né del destinatario né tantomeno, trattandosi di informazioni mediche, della persona positiva». L’SMS indica inoltre il numero della hotline cantonale, nel caso in cui chi riceve la notifica ha il dubbio di un errore di persona. Magari figlio di un numero di telefono trascritto male o volutamente sbagliato.