L'affluenza è stata soddisfacente, nonostante il momento. Un'ottava edizione "strana" ma positiva
ASCONA - Un po' in videochiamata, un po' in streaming, un po' dal vivo. Si è appena chiusa un’edizione "speciale" degli Eventi letterari che, grazie alla doppia possibilità di fruizione, ha potuto mantenere un’affluenza in linea con quella degli anni precedenti. Un risultato tutt’altro che scontato in un’annata tanto difficile e incerta.
A chiudere questa ottava edizione sono stati Nino Haratischwili, Fabio Pusterla ed Emanuele Trevi, accompagnati dagli interventi musicali del Liberty Duo.
Ad aprire il Festival, giovedì 29 ottobre, era stato invece lo scrittore anglo-pakistano Hanif Kureishi, che in collegamento da Londra ha condotto il pubblico a riflettere sulle tante e diverse tensioni che condizionano la società di oggi e la vita di ciascun individuo, in un mondo incapace di accoglienza. Nei giorni successivi si sono poi alternati al Monte Verità, in collegamento video dalle rispettive città, alcuni degli autori più noti del panorama contemporaneo. Emanuele Coccia, Tahar Ben Jelloun, Durs Grünbein, Melania G. Mazzucco, Ingo Schulze, Jón Kalman Stefánsson e Simone Lappert hanno condiviso le loro riflessioni sulla scrittura, sui difficili momenti che stiamo vivendo, sui timori, le attese e le speranze da cui siamo animati. Come da tradizione, sabato ha avuto luogo la cerimonia di assegnazione del Premio Enrico Filippini, conferito quest’anno alla casa editrice Iperborea e a Emilia Lodigiani e Pietro Biancardi, in collegamento video da Milano.
Scelto dal direttore artistico – pensando a Dickens – ben prima che si potessero immaginare gli sconvolgimenti che hanno portato timori e incertezze in tutto il mondo, il tema delle "Grandi Speranze", nelle sue molteplici declinazioni, ha assunto in questa occasione ulteriori significati e contenuti.