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CANTONEIngresso posticipato a scuola: il progetto non fa l'unanimità

14.11.20 - 09:17
Il piano del DECS per ridurre gli affollamenti su bus e treni è giunto a sorpresa per le aziende di trasporto.
Tipress
Ingresso posticipato a scuola: il progetto non fa l'unanimità
Il piano del DECS per ridurre gli affollamenti su bus e treni è giunto a sorpresa per le aziende di trasporto.
La misura interessa i licei cantonali e la Commercio. Il SISA: «È solo un "cerotto"».

BELLINZONA - Non fa l'unanimità la proposta del DECS di posticipare, «almeno per alcune classi», l'orario d'inizio delle lezioni dei licei cantonali e della Commercio per sgravare i mezzi pubblici, giudicati troppo affollati, in tempi di pandemia di Covid-19, soprattutto al mattino. 

Come riferito dal Quotidiano della RSI, a essere rimaste sorprese dal progetto sono state innanzitutto le imprese di trasporto pubblico, che non sono state informate in anticipo dei piani del DECS. «Avremmo voluto saperne di più», lamentano.

Critico anche il SISA, Sindacato indipendente degli studenti e apprendisti: «Se il problema dell’affollamento viene finalmente riconosciuto, l’intervento proposto non è decisamente all’altezza della situazione e somiglia più a un “cerotto” che a una reale soluzione», scrive l'organizzazione in un comunicato. A non piacere è soprattutto il fatto che la misura non interessi tutte le scuole del post-obbligatorio, scuole professionali comprese: una soluzione «a metà». Il SISA, che nei giorni scorsi ha lanciato una petizione per chiedere il potenziamento delle «tratte più affollate», teme inoltre per lo stress che i cambiamenti d'orario potrebbero causare agli allievi.

Per il momento, Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) e Dipartimento del territorio (DT) non rilasciano ulteriori commenti. La modifica dovrebbe entrare in vigore a partire da lunedì 23 novembre. «Considerata la complessità dell'operazione, l'urgenza e le diverse condizioni organizzative, ogni sede potrà elaborare la soluzione a lei più confacente», precisa il DECS nella sua comunicazione agli istituti. Le direzioni di questi ultimi si confronteranno con le imprese di trasporto nel corso della prossima settimana.  

 

 

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COMMENTI
 

lilla71 3 anni fa su tio
Chi abita nelle valli o fuori dai centri, prenderà per forza li stesso bus e treno di prima perché non ci sono altre possibilità! Con lo svantaggio di dover aspettare 1 ora a scuola prima che iniziano le lezioni ! Assurdo!

Volpino. 3 anni fa su tio
La seconda ondata è colpa della ripresa a scuola e al lavoro, non dei bus o della ferrovia. L'Austria chiude, la Svizzera sta a guardare ...

Blobloblo 3 anni fa su tio
Per chi dice scuole chiuse! Ok, però i ragazzi a casa, non in giro come se fossero in vacanza come l’ultima volta, se no tanto vale... Finché stanno a scuola, non ci sono problemi, mascherine, distanze, igiene e tutto il resto... Poi se i mezzi pubblici sono pieni ma tutti hanno la mascherina, che problema c’è? O allora la mascherina non serve a niente???

TB 3 anni fa su tio
Un modo poco ortodosso per distogliere l’attenzione dal grattacapo pur di sembrare efficienti e sul pezzo, in fondo invece che finire alle 17.00, le lezioni termineranno alle 18.00 spostando il problema del sovraffollamento dei mezzi pubblici dall’alba al tramonto. Qualcuno dice “tanto son giovani, si adegueranno”, salteranno le pause e magari anche il pranzo e CHISSENEFREGA . Visto e considerato che in mensa non ci sono gli spazi per garantire il distanziamento, facciamoli pranzare a giorni alterni, tanto son giovani si adegueranno, meglio un contagio alla sera a stomaco vuoto piuttosto che la mattina ben rimpinguati. 😂👍 Bastava un po’ di coraggio, lo scenario 2 risolveva tutti i problemi, ma temo che tutta questa pochezza prima o poi doveva sortire. Questa totale mancanza di discernimento non sorprende più. 👎

lollo68 3 anni fa su tio
Se fossi al governo farei lavorare un disoccupato per ogni mezzo pubblico e vagone (magari anche negozio e ristorante) che spruzzerebbe del disinfettante sulle mani degli utenti e ogni ora disinfetterebbe pure le maniglie ed i pulsanti (non basta una volta al giorno). Viene già pagato con le indennità, è un lavoro che tutti sono in grado di fare. Per questo lavoro si potrebbe prolungare il diritto alle indennità. Ieri una persona anziana, sicuramente a rischio, è entrata alla Denner senza disinfettare le mani. Pensate che i giovani si portano appresso il disinfettante quando usano i mezzi pubblici?

Luca 68 3 anni fa su tio
guardate anche quello che succede nelle mense. troppa gente e nessuno distanziamento

Nicola 3 anni fa su tio
Da studente posso dire che non cambierà nulla sui treni e sui bus. Spostano il problema dal mattino alla sera! In alcuni casi la situazione peggiora addirittura

Volpino. 3 anni fa su tio
La decisione puramente politica di tenere aperte a tout prix le scuole ha per me un solo scopo: lo stato funge da baby-sitter per i figli e i genitori devono solo pensare ad andare a lavorare e a pagare le tasse. Eventuali infezioni di allievi e genitori sono poi da considerare sgradevoli danni collaterali. Gli esperti dicono di limitare possibilmente i contatti ma la politica fa poi il contrario.

__matt04 3 anni fa su tio
Il cambio di orario di tutte le scuole superiori non causerebbe gli stessi problemi che ci sono ora perché si sposterebbe l’ora di punta di un ora e basta

cle72 3 anni fa su tio
Qualsiasi scelta si faccia, non troverà mai il consenso di tutti, dunque agire e basta. L'idea non è male ma dovrebbe essere estesa a tutte le scuole. Si dovrebbe introdurre anche la sola mezz'ora di pausa a pranzo, in modo di permettere anche l'uscita serale in due distinti orari. L'ora persa al mattino sarà recuperata li e alla sera per chi ha iniziato un ora dopo. Che poi l'ora a scuola sono 45 minuti
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