Piccolo focolaio in un reparto della Stella Maris. Cinque residenti isolati al quarto piano. Altri casi a Ca' Rezzonico
BALERNA / BEDANO - I malati di Covid-19 aumentano (anche) nelle case per anziani: nelle ultime ventiquattro ore nelle strutture ticinesi sono stati registrati 21 nuovi residenti positivi e un decesso. Lo si evince dai dati pubblicati oggi dall’Associazione dei direttori delle case per anziani della Svizzera italiana (Adicasi).
Le ultime notizie arrivano da Ca Rezzonico a Lugano, dove un ospite è risultato positivo nei giorni scorsi. «Sono state immediatamente avviate le procedure da protocollo» spiega la direzione in una nota odierna. Dall'indagine ambientale - tuttora in corso - sono emersi altri casi tra gli ospiti, e nessuno tra i collaboratori della residenza. «Per fortuna le condizioni dei contagiati sono finora buone» assicura la struttura, che ha bloccato le attività di animazione e intrattenimento, e così anche le visite dall'esterno.
Sempre oggi due ospiti del Centro Anziani di Balerna sono risultati positivi asintomatici al Covid-19. «Un’indagine ambientale per escludere altri contagi è in corso sia tra i residenti sia tra i collaboratori», fanno sapere la Direzione amministrativa e la Direzione sanitaria della struttura. A titolo precauzionale, d’intesa con l’Ufficio del medico cantonale, tutti gli ospiti sono stati invitati a restare nella propria camera singola e le visite sono state momentaneamente sospese.
Anche a Bedano, sei residenti della Casa Stella Maris sono risultati positivi agli strisci naso-faringei effettuati in questi giorni per il rilevamento del virus SARS-CoV-2. In particolare cinque di loro, che risiedono tutti nello stesso reparto, sono stati trasferiti questo pomeriggio nel reparto Covid-19 che è stato predisposto al 4° piano nella nuova ala dell’istituto. I residenti del reparto in cui si è sviluppato il focolaio - scrivono in un comunicato la delegazione consortile e la direzione del consorzio casa per anziani Medio Vedeggio Stella Maris - sono stati invitati a rimanere nelle proprie camere e sono sottoposti a misure d’igiene rafforzate, secondo le direttive previste dall’Ufficio del medico cantonale. Al contempo, le attività di gruppo sono state momentaneamente sospese a scopo precauzionale, così come le visite da parte dei familiari. Per il momento non si rende necessario il ricovero in ospedale di nessuno dei residenti colpiti. Anche alcuni collaboratori sono rimasti a casa in queste settimane, sia perché risultati positivi ai test, sia perché in quarantena fiduciaria per essere entrati in contatto con familiari o altre persone risultate positive ai tamponi Covid.