Un 25enne del Mendrisiotto è tra i clienti più scomodi dell'operatore. Servizio interrotto per eccesso di roaming
MENDRISIO - Con il Covid lo streaming è schizzato alle stelle. Tra i tanti utenti iper-connessi, che mettono alla prova gli operatori telefonici con lunghe maratone "da divano", il primato va probabilmente a un 25enne del Mendrisiotto. Salt ha staccato la spina al giovane abbonato settimana scorsa, dopo che questi ha raggiunto un record personale: ben 211 Gb consumati in roaming in soli 18 giorni.
Non è la prima volta che la compagnia ha dei problemi con abbonati "scomodi". Di recente avevamo raccontato la vicenda di un 43enne del Locarnese che, pur avendo un pacchetto senza limiti, era stato invitato da Salt a «moderarsi».
Anche in questo caso l'oggetto del contendere è un abbonamento illimitato, che tuttavia proprio illimitato non è. «Sono allibito dalla decisione» racconta il 25enne, che da maggio sta svolgendo un periodo di studio-lavoro in Germania, e si trova ora senza connessione internet.
«Ho acquistato l'abbonamento per essere sempre collegato con famigliari e amici, ma anche per lavorare e, certo, per guardare film come fanno tutti. Avevo scelto l'opzione senza limiti proprio perché faccio un certo uso di internet. Altrimenti avrei optato per altro».
Salt replica che il caso in questione non è per niente ordinario. Da giugno in media il giovane avrebbe utilizzato ogni mese «l'equivalente di 2400 ore di musica o di 100 ore di video su Netflix» spiega la portavoce Viola Lebel.
Al 25enne, che si lamenta di essere stato bloccato senza preavviso, Salt risponde che «al riguardo i nostri contratti parlano chiaro. Anche i clienti illimitati devono attenersi a un uso normale del servizio, e in particolare del roaming».
Per l'azienda «è importante controllare attivamente lo 0,1 per cento degli utenti che consumano volumi dati estremamente elevati, al fine di garantire prezzi interessanti per il 99,9 per cento degli altri clienti» prosegue Lebel. «Se non interveniamo, dovremo aumentare i prezzi per tutti i clienti, cosa che ovviamente vogliamo evitare».