La richiesta arriva dall’associazione Ticino&Lavoro che ad oggi ha raccolto solo 1'500 iscrizioni
L'associazione chiede inoltre l’estensione dello stato di necessità e critica «l’attendismo e la scarsa efficacia del mondo politico nel difendere e promuovere migliori condizioni».
BELLINZONA - Il dato è noto: negli ultimi mesi si è registrata un’impennata dei permessi G che hanno superato soglia 70 mila.
Per questa ragione, nel mese di luglio, l’associazione Ticino&Lavoro aveva proposto di «prolungare lo stato di necessità bloccando momentaneamente l’erogazione di nuovi permessi G con lo scopo di favorire i disoccupati e di limitare i licenziamenti».
«Purtroppo - viene segnalato oggi dall'associazione stessa - la petizione lanciata a luglio registra a oggi solo 1'500 sottoscrizioni».
«Ricordiamo bene nel periodo di marzo, visto il blocco momentaneo dei permessi G, che un numero maggiore di datori di lavoro si era rivolto a noi per assumere personale domiciliato - viene sottolineato -. Tutti noi siamo responsabili di quello che sta succedendo, perché purtroppo si è persa la voglia di lottare e di voler cambiare effettivamente qualcosa».
L’associazione condanna infine «l’attendismo e la scarsa efficacia del mondo politico nel difendere e promuovere migliori condizioni sul mercato del lavoro ticinese».