Berna sta "alla finestra". Il governo ha una settimana per abbassare i contagi. Nuove misure attese per oggi
Cosa deciderà il Cds? Intanto anche Turgovia e Zurigo corrono ai ripari. E si guarda al "modello Sciaffusa"
BELLINZONA - Una settimana di tempo, e anche corta. Se i contagi non torneranno a scendere «significativamente» entro venerdì, Berna toglierà il timone di mano al governo ticinese. È in sostanza questo l'ultimatum lanciato sabato, in video-conferenza, dal consigliere federale Alain Berset. E a Bellinzona sembrano aver capito l'antifona.
Ieri il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi ha risposto "a distanza" alla chiamata all'ordine. Nella giornata di oggi è prevista una riunione a Palazzo delle Orsoline, per decidere il da farsi. Dalla cabina di regia sono attese nuove restrizioni, che potrebbero riguardare i ristoranti e le attività di gruppo.
Oltre al nostro cantone - dove i contagi non accennano a diminuire, se non ad aumentare - gli osservati speciali sono Argovia, Basilea Campagna, San Gallo Soletta e Turgovia. Il Tages Anzeiger scrive questa mattina che «la pressione ha funzionato» e sia Turgovia, sia il canton Zurigo (sua sponte) starebbero preparando un giro di vite, i cui dettagli verranno comunicati nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore.
Il governo turgoviese ha annunciato una conferenza stampa alle 14.00, ed è candidato ad arrivare primo nella corsa. Da Bellinzona per il momento non sono state invece programmati annunci, ma il tempo stringe: il Consiglio federale farà un punto domani, martedì, sulle misure cantonali. Dove non saranno ritenute sufficienti, venerdì potrebbe già scattare la presa a carico federale.
Se le tempistiche - ora più, ora meno - sono abbastanza chiare, lo stesso non vale per i contenuti concreti. Secondo il Tages Anzeiger, a "fare scuola" per il momento sarebbero i provvedimenti presi dal canton Sciaffusa venerdì scorso, fino al 22 dicembre: chiusura di tutte le strutture ricreative, eventi pubblici limitati a 15 persone, a 10 (e a due nuclei familiari) quelli privati. San Gallo dal canto suo ha fatto invece capire - scrive il Blick - che potrebbe posticipare l'inizio della stagione sciistica. Il consigliere di Stato Bruno Damann ha annunciato sabato di stare valutando una decisione in tal senso.