È la pala d'altare di Callisto Piazza da Lodi, che sarà rimessa nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Lugano
BELLINZONA - È costata 100'800 sterline inglesi (circa 120'000 franchi). Stiamo parlando della pala d'altare del pittore Callisto Piazza da Lodi, un dipinto datato fra il 1548 e il 1551 che fino al 1768 si trovava nella Chiesa di Santa maria degli Angeli a Lugano.
Ora è previsto il rientro in Ticino: lo scorso 10 dicembre il capolavoro è infatti stato battuto all'asta da Sotheby's Londra. E il Dipartimento del territorio (Ufficio dei beni culturali), la Diocesi di Lugano e la Città di Lugano (Divisione cultura) l'hanno acquistato.
L’Assunzione e incoronazione della Vergine fu commissionata nel 1548 al pittore Callisto Piazza da Lodi da Battista Rusca di Lugano per la chiesa francescana di Santa Maria degli Angeli. Recenti studi legati alle mostre del 2010 e del 2018 sul Rinascimento nelle terre ticinesi alla Pinacoteca Züst di Rancate, dove la pala è stata esposta, hanno permesso di confermare che essa faceva parte di un trittico collocato sull’altare maggiore, che comprendeva pure le due tavole laterali raffiguranti i Santi Paolo e Francesco e i Santi Bernardino da Siena e Pietro martire da Verona oggi conservate al MarteS - Museo d’Arte Sorlini di Cavalgese della Riviera (Brescia). Il trittico fu venduto dai frati nel 1768 e da allora finì sul mercato antiquario. Callisto Piazza (documentato dal 1523 al 1561 e già morto nel 1562) è considerato uno degli artisti più autorevoli della pittura lombarda della prima metà del Cinquecento.
La chiesa di Santa Maria degli Angeli, di proprietà dello Stato dal 1848 e ad uso della Parrocchia di Lugano, dal 1911 è monumento tutelato d'importanza cantonale e protetto anche a livello nazionale. Fra le opere di grande pregio conservate nella chiesa si ricorda il capolavoro di Bernardino Luini, la Passione e Crocifissione di Cristo realizzato nel 1529, il più famoso affresco rinascimentale della Svizzera.
L’esterno dell’edificio e l’adiacente chiostro del convento sono stati restaurati dall’Ufficio dei beni culturali in collaborazione con la Sezione della logistica nel 2012-2015; il restauro dell’interno è pianificato a partire dal 2021; l’acquisto della pala d’altare aggiunge dunque un importante elemento di valore al restauro dell’edificio.