La task force federale anti Covid ipotizza scenari catastrofici. Le spiegazioni dell'infettivologo Christian Garzoni.
Lo scenario più terribile, considerando il nuovo ceppo inglese, è di 20.000 nuovi contagi al giorno in tutta la Svizzera. Che senso ha fare certe supposizioni mentre si sta convincendo la gente a vaccinarsi?
LUGANO - Fino a 20.000 nuovi contagi al giorno in tutta la Svizzera. È lo scenario più catastrofico tra quelli ipotizzati dalla task force federale in merito alla possibile avanzata della mutazione “inglese” del Covid-19. Un'ipotesi che getta nello sconforto un po' tutti. Lanciare simili messaggi non potrebbe essere controproducente nei confronti della campagna per il vaccino che le autorità stanno portando avanti? «Capisco il dubbio sollevato – sottolinea l'infettivologo Christian Garzoni –. Sono comunque due temi distinti e il discorso è soprattutto temporale».
Una sorpresa prevedibile – Della temuta variante inglese si sa ancora troppo poco. Così come di quella sudafricana. «A oggi però – precisa l'infettivologo – si sa che i vaccini dovrebbero essere efficaci anche contro queste varianti. Così come si sa che i virus tendono a mutare più volte. È prevedibile che nel corso di un'epidemia arrivino delle sorprese di questo tipo purtroppo».
Vaccino comunque utilissimo – Franco Denti, presidente dell'Ordine dei medici ticinesi, ha lanciato su Tio/20Minuti un appello in cui parla di obbligo morale da parte del personale sanitario e della cittadinanza nel fare il vaccino. Ma un cittadino, viste le previsioni ipotetiche quanto terribili degli esperti federali, potrebbe trovare inutile questa scelta. «Non è così – replica Garzoni –. Il vaccino è e resterà estremamente utile e fondamentale per uscire dal tunnel del Covid-19. Sappiamo che riduce le forme gravi del 90-95% e questo aiuterà a svuotare gli ospedali, e a ridurre e di molto i morti e i malati gravi. Invito anch’io tutti a farlo, sia per sé stessi, sia per gli altri».
Una task force poco ascoltata – E allora perché puntare sull'allarmismo, ipotizzando una primavera da incubo? «Penso che la task force federale, che è composta da medici esperti, sia confrontata con un problema di fondo. È ascoltata purtroppo dalla politica solo a metà. Con questa presa di posizione sta dicendo alla politica e alla popolazione di non pensare di avere risolto tutto solo perché adesso iniziano le vaccinazioni. Si riferisce, suppongo, soprattutto alle restrizioni».
La biologia del virus – Un invito a mantenere alta la guardia dunque. «E soprattutto a non sottovalutare la variante inglese. Perché se al momento il virus è contagioso in un determinato modo, nei prossimi mesi potrebbe diventarlo molto di più per colpa di questa mutazione. E questo richiederebbe ulteriori sforzi e chiusure a breve. La biologia del virus è un dato di fatto purtroppo. E anche la politica deve tenerne conto».
È una questione legata al tempo – Ma in tutto questo, il vaccino (che, è stato detto più volte, è valido anche contro la variante inglese) non dovrebbe consentirci di reggere l'urto? «I vaccini sono validi – ribadisce Garzoni –. Il fatto è che ora che tutta la popolazione sarà vaccinata, passeranno mesi. E in quei mesi la variante inglese potrebbe fare molti danni. Siamo di fronte a una specie di corsa contro il tempo. Ecco perché bisogna continuare a rispettare scrupolosamente le regole».