Aperture e chiusure d'imprese in Ticino: un'analisi dell'IRE mostra che la situazione per ora non è affatto critica.
Il risultato è però "viziato" dagli aiuti concessi dalle autorità: «Fra qualche mese la situazione potrebbe essere ben diversa», spiega Davide Arioldi
LUGANO - Aumento del numero d'imprese iscritte al registro di commercio e tasso di fallimento che si mantiene su valori storici minimi. È questa la fotografia del terzo trimestre 2020 scattata dall'Istituto di Ricerche Economiche (IRE) sulla demografia delle imprese in Ticino. Un bilancio che in qualche modo sorprende in tempi di pandemia, dove non si esita a usare termini come "catastrofe economica" o "disastro del sistema produttivo" per descrivere il periodo che stiamo vivendo. Ma che è (anche) il frutto degli aiuti concessi dalle autorità.
Aiuti provvidenziali - C'è quindi un allarmismo ingiustificato? «In realtà i fallimenti sono stati impediti dalle misure di supporto economiche introdotte a seguito dello sviluppo della pandemia», commenta il responsabile Davide Arioldi. Grazie a questi aiuti o prestiti sono infatti state eliminate buona parte delle problematiche di liquidità e il tessuto economico non è stato distrutto: «Diverso è invece il discorso legato ai margini o al mercato del lavoro», fa notare l'esperto. Al contrario, quando nei prossimi mesi verranno meno gli effetti di queste misure, probabilmente ci sarà un aumento dei bilanci depositati.
158 aziende in più - Nel terzo trimestre del 2020, l'aumento netto del numero delle imprese iscritte al registro di commercio in Ticino è infatti pari a 158 unità. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, sono cresciute leggermente le nuove iscrizioni (+42 imprese), mentre si sono ridotte notevolmente le cancellazioni (-142 imprese). In termini assoluti, il numero di nuove iscrizioni è stato pari a 544 unità, mentre sono state cancellate 386 imprese.
Crescono manifatturiero e SAGL - A livello geografico, l’aumento del numero d'imprese è stato piuttosto omogeneo, con valori in crescita in tutti i distretti. Con riferimento invece al settore economico, si segnala un aumento piuttosto marcato del numero d'imprese attive nei settori manifatturiero e delle attività tecniche e scientifiche, che hanno quindi registrato un’inversione di tendenza rispetto al trimestre precedente. In relazione alla tipologia giuridica d'impresa, è aumentato nettamente il numero delle società anonime a garanzia limitata (SAGL) e delle ditte individuali mentre si è ridotto il calo delle società anonime (SA) ed è ora positiva la variazione del numero di succursali d'imprese estere.
Pochi fallimenti - Per quanto riguarda il tasso di fallimento, come detto si pone ancora su livelli storici estremamente ridotti (pari allo 0.27% del numero totale d'imprese), anche se è in leggera crescita rispetto ai valori riportati nel trimestre precedente. Il saldo intercantonale dei movimenti d'impresa è invece sostanzialmente stabile e pari a -1 unità.
Infine, una piccola pillola statistica a livello geografico: c'è stato un deciso aumento delle imprese provenienti dai Grigioni e delle imprese dirette verso il canton Zugo.