È la misura decisa dalle autorità cantonali a seguito del “caso inglese” nella struttura per anziani di Balerna
BELLINZONA - Per tre settimane (quindi fino al prossimo 7 febbraio) in Ticino nelle case per anziani, negli ospedali (nel settore acuto e nelle strutture di riabilitazione) e negli istituti per invalidi sono sospese le visite. È quanto deciso dalle autorità sanitarie cantonali, dopo che nelle scorse settimane la più contagiosa variante del coronavirus è entrata nella struttura di Balerna. Lo si apprende da una nota odierna del Dipartimento della sanità e della socialità, in cui viene sottolineato che questo ceppo del virus «può diffondersi molto rapidamente».
La misura in questione scatta domani, sabato 16 gennaio. E sarà accompagnata da altri provvedimenti volti a ridurre, tra l'altro, i contatti dei residenti delle case per anziani. Infatti, per questi ultimi saranno sospesi gli spostamenti in studi medici, dentistici e negli ospedali. A meno che si tratti di un urgenza.
L'obiettivo dei provvedimenti, adottati in via precauzionale, è «in particolare di preservare questi gruppi di persone, senza vanificare le incoraggianti prospettive della campagna di vaccinazione appena avviata» si legge in una nota. Sinora in Ticino sono infatti state vaccinate 8'660 persone, come comunicato poco fa dalle autorità cantonali. E la campagna, partita da persona e ospiti delle case per anziani, è nel frattempo stata estesa anche agli over 80 residenti presso il proprio domicilio.
Il virus mutato a Balerna - Nella struttura per anziani di Balerna, lo ricordiamo, la variante ha toccato un ospite che a fine dicembre è risultato re-infettato dal coronavirus. E in breve si sono ammalati due terzi degli ospiti e una trentina di collaboratori. Questo nonostante i protocolli sanitari siano stati seguiti alla lettera, «a stretto contatto col medico cantonale» come ha assicurato il direttore Luca Janett, sentito da tio/20minuti.
La situazione nelle case per anziani - Attualmente nelle case per anziani ticinesi si contano 117 pazienti positivi al coronavirus, in 18 differenti strutture. È quanto si evince dagli ultimi dati dell'Associazione dei direttori delle case per anziani della Svizzera italiana (ADICASI). Dall'inizio dell'emergenza sanitaria, 1'221 ospiti sono guariti, mentre 365 sono morti per cause legate al Covid-19.