In un minuto il fondatore di Tesla incassa 775mila dollari. Il calcolo è presto fatto
LUGANO - La gara è persa in partenza, va da sé. Tra il ticinese medio e l'uomo più ricco del mondo c'è sempre più distanza. La progressione dei salari nel nostro cantone è in frenata, mentre le grandi fortune a livello mondiale segnano nuovi record.
La sproporzione è peggiorata a causa del Covid. Nel 2020, secondo un rapporto pubblicato dall'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), in due terzi dei paesi (per cui sono a disposizione dati ufficiali) i salari sono diminuiti. Tra il primo e il secondo trimestre, in Svizzera la perdita di guadagno media è stata del 3,7 per cento, a causa del lavoro ridotto o della perdita di lavoro.
Per i "paperoni" le cose vanno diversamente. Il 2021 è iniziato con il sorpasso a sorpresa di Elon Musk, che ha scalzato dal primo posto Jeff Bezos. Il fondatore di Amazon ha guadagnato non poco durante la pandemia, ma il patron di Tesla ha scalzato tutti grazie a uno scatto fenomenale in borsa. Con un patrimonio stimato in 188,5 miliardi di dollari, Musk è il nuovo trastullo dei giornalisti economici.
Il Corriere Economia - inserto economico del Corriere della Sera - ha calcolato quanti anni impiegherebbe un lavoratore medio, nei paesi Ue, a guadagnare quanto Musk in un minuto. La classifica è basata su una stima del sito "AddictiveTips". In coda c'è la Bulgaria: con un reddito lordo anno di 8568 dollari, un lavoratore bulgaro percepisce in 88 anni e 9 mesi quanto Musk in sessanta secondi (775 418 dollari).
I lavoratori italiani sono a metà classifica. Con un reddito lordo di 29 352 dollari (25 anni) sono davanti ai colleghi spagnoli (29 anni) e greci (44 anni), e dietro agli olandesi (23 anni) ai francesi (22 anni) e ai tedeschi (16 anni). Sul podio europeo svetta il Lussemburgo, con un reddito annuo di 61 716 dollari (12 anni e 8 mesi) seguito da Austria (53 412 dollari, 14 anni) e Danimarca (52 296 dollari, 14 anni).
E la Svizzera? Il conto è presto fatto. In base alla banca dati dell'Ufficio federale di statistica (Ust) il reddito mediano nel nostro paese è di 78 456 franchi lordi annui, per un impiego a tempo pieno. Fanno 88 186 dollari. Il divario con il Ticino però resta una nota dolente: è calcolato nel 20-25 per cento in meno.
Negli ultimi anni il "gap" non si è ridotto, anzi: dal 2002 al 2018 secondo la Seco gli stipendi svizzero-tedeschi sono aumentati dell'1,2 per cento, in Romandia dell'1,1 per cento. In Ticino solo dello 0,8 per cento, arrivando a uno stipendio mediano di 5163 franchi, contro una media svizzera di 6 248.
La situazione peggiora ancora, per quanto riguarda le donne e gli immigrati. In Ticino le donne percepiscono un salario mediano di 4 541 franchi, gli uomini di 5 491. Nelle fasce più alte lo scarto tra i sessi sale addirittura dal 17 al 24 per cento. Un divario ulteriore si registra tra cittadini svizzeri (5 936 franchi) e stranieri (4 477). Lo rileva una recente indagine dell'Ustat, secondo cui il risultato si spiega «almeno in parte con i diversi profili professionali dei frontalieri, in prevalenza occupati in attività meno retribuite».
Fatti i dovuti confronti, in termini assoluti il Ticino non ha da lamentarsi. Se un lavoratore svizzero eguaglia il minuto di Musk in "appena" otto anni e otto mesi, nel nostro cantone occorrono circa 10 anni e 8 mesi (con un salario mediano di 72 350 dollari). Due anni in più, comunque molto meno che in altri paesi. A meno che il Covid non peggiori le cose ulteriormente.