Manuele Bertoli sulla nuova variante e la scuola in quarantena: «Siamo pronti, ora come in futuro».
Situazione sotto controllo? Il Direttore del DECS non si sbilancia: «Dallo scorso febbraio non diamo mai nulla per definitivo e ripetiamo che a situazione nuova si deve rispondere con rapidità e flessibilità».
BELLINZONA - La scoperta di almeno due casi riconducibili alla "variante inglese" presso Scuola media di Morbio Inferiore è l'ennesimo colpo che il sistema scolastico si trova a dover assorbire a causa della pandemia. Ma che il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (DECS) sembra ancora una volta pronto a parare. «Certamente la nuova variante del virus rappresenta un problema aggiuntivo - sottolinea il Consigliere di Stato Manuele Bertoli -, ma le scuole sono pronte con i vari scenari e protocolli, per cui affronteremo la situazione man mano».
Quanto accaduto riporta ancora una volta d'attualità le proposte di vaccinazione per il personale scolastico e di test molecolari per tutti, anche gli studenti. «La questione della vaccinazione dei docenti - sottolinea Bertoli - l’ho già posta al Governo, ma la risposta è finora negativa. Si continuerà con il piano di vaccinazioni previsto dalle autorità federali e che non prevedono vaccinazioni per categorie professionali, esclusi i sanitari a contatto con i pazienti Covid. Quanto ai test, essi vanno usati nei casi in cui ciò è opportuno, come nel caso di Morbio Inferiore», spiega.
La maggior capacità di diffondersi di queste forme mutate del virus, intanto, fa paura. Specie a chi - che siano indifferentemente studenti o docenti, o ancora famigliari degli stessi - ha uno stato di salute che li mette in una condizione di maggior rischio. Per loro, ammette Bertoli «non ci sono misure specifiche, se non quelle che il loro medico di fiducia dovrebbe già da tempo aver indicato, proprio considerando il concreto rischio per ognuno».
Situazione sotto controllo? Il Direttore del DECS non si sbilancia: «Dallo scorso febbraio non diamo mai nulla per definitivo e ripetiamo che a situazione nuova si deve rispondere con rapidità e flessibilità. È quello che abbiamo fatto tra ieri e oggi e che faremo anche in futuro, finché questa pandemia non sarà conclusa».