Secondo il Movimento il progetto rappresenta «una delle più grandi speculazioni immobiliari mai progettate in Ticino».
Il Polo sportivo e degli Eventi è ritenuto «totalmente sproporzionato» e «senza alcuna utilità sociale».
LUGANO - Il Polo sportivo e degli Eventi non s'ha da fare. O almeno non in questi termini. Ne è convinto l'Mps che ha deciso di lanciare un referendum contro i progetti relativi alla realizzazione del futuro polo sportivo di Cornaredo sul quale tra poche settimane il Consiglio comunale di Lugano dovrà pronunciarsi. «Non vi sono dubbi - scrive il Movimento - che il progetto nel suo complesso rappresenti una delle più grandi speculazioni immobiliari mai progettate in Ticino». Un progetto, ricorda l'MPS, «sostenuto da tutte le forze politiche cittadine» nonostante gli interrogativi di questi giorni con «le decine e decine di domande poste dalle commissioni del legislativo comunale».
Il Movimento, poi, entra a gamba tesa anche sui media rei - a suo dire - di aver accolto la notizia dell'accordo con «accondiscendenza e totale spirito acritico». «Nessuno ha infatti detto nei prossimi anni le cittadine e i cittadini luganesi dovranno pagare almeno 350 milioni di franchi al Credit Suisse e al gruppo immobiliare HRS Real Estate AG per un’opera che così concepita non risponde assolutamente ai bisogni socio-sportivi della comunità, sicuramente legittimi». L'Mps ritene infatti il progetto «totalmente sproporzionato, con pochissima aderenza ai bisogni sociali delle cittadine e dei cittadini luganesi, dal costo elevatissimo che rischia di devastare le finanze comunali, provocando un aumento importante del prelievo fiscale che andrà soprattutto a pesare sui redditi medio-bassi».