Giorgio Merlani commenta la situazione epidemiologica: «Si conferma il trend positivo in Ticino.
Preoccupa un po' la variante inglese: «Non abbiamo dati specifici, ma la sua diffusione in Ticino è probabilmente attorno al 10%». I ticinesi finora vaccinati sono 17'124. I ritardi fanno scivolare gli appuntamenti e posticipano la vaccinazione degli over-75.
In Ticino da una parte si sorride per «un trend molto positivo» dell'evoluzione epidemiologica, dall'altra emergono preoccupazioni per i ritardi nella consegna dei vaccini che obbligano le autorità a tirare il freno a mano a una campagna che finora stava andando a gonfie vele. In effetti il nostro cantone è tra quelli virtuosi e ha già vaccinato 17'124 persone (quasi 26'000 le dosi ricevute). Ma ora per diversi altri si prospetta un po' più d'attesa. In totale a febbraio - ha ricordato Paolo Bianchi durante la conferenza stampa - mancheranno, rispetto a quanto pianificato, 7'800 dosi di Pfizer e ben 12'300 di Moderna. «Questo comporta un accantonamento per poter effettuare i richiami e ci vediamo costretti a posticipare di una settimana i 1'200 appuntamenti già fissati nei centri di Ascona e Tesserete». Pure la vaccinazione degli over-75 subirà ritardi.
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Rispondendo a un'altra domanda Bianchi precisa che «le dosi di Pfizer per il richiamo delle vaccinazioni sono già in parte in Ticino». Non ci saranno quindi problemi per le case anziani.
Bianchi, rispondendo a una domanda, ricorda che le vaccinazioni in casa anziani ripartiranno giovedì 4 febbraio come previsto: «Abbiamo accantonato le dosi per la seconda vaccinazione. Quindi non ci sono problemi». Merlani, da parte sua, rassicura sull'efficacia del vaccino anche se la seconda dose non viene inoculata dopo ventun giorni. «Dagli studi emerge che la seconda dose può essere inoculata fino a 42 giorni dopo la prima senza perdere i propri effetti».
Alle altre categorie Pedevilla chiede un po' di pazienza.
I tre centri funzionano molto bene: «Gli ospiti sono puntuali e vi è ottima collaborazione tra tutti gli enti coinvolti». In questi centri si possono raggiungere le 1'500 vaccinazioni al giorno. «Purtroppo i ritardi non dipendono da noi, ma dalla mancanza dei vaccini», sottolinea Pedevilla.
Prende la parola Ryan Pedevilla: «Gli appuntamenti ai centri non sono annullati ma solo posticipati. È fondamentale che le persone che hanno un appuntamento la prossima settimana siano sempre reperibili», precisa Pedevilla. «Questo vale per i centri di Tesserete e Ascona». Gli appuntamenti nei comuni già fissati restano invece confermati.
Conseguenze importanti nella campagna vaccinale - I ritardi nelle consegne hanno conseguenze importanti nella campagna vaccinale. «Purtroppo gli over-75 potranno accedere alla vaccinazione solo a fine febbraio», sottolinea Bianchi.
Oltre 12'000 in meno da Moderna - Bianchi rivela che c'è però un grosso problema anche con le forniture di Moderna: «Le forniture previste sono ridotte del 20% per quanto riguarda metà febbraio e del 50% per la fine dello stesso mese. In totale mancheranno 12'300 dosi». Questo comporta un accantonamento ulteriore anche per le dosi di Moderna per i richiami. «Purtroppo con questi ritardi dovremo posticipare di una settimana circa 1'200 appuntamenti già fissati nei centri di Ascona e Tesserete e pure la vaccinazione degli over-75 subirà un ritardo».
7'800 dosi in meno da Pfizer - Il bilancio di gennaio per quanto riguarda la fornitura di Pfizer è in pari. Il problema è a febbraio: «In totale la riduzione per il prossimo mese delle dosi del vaccino Pfizer è di meno 7'800», precisa Bianchi.
Più di 17'000 ticinesi vaccinati - Prende ora la parola Paolo Bianchi che aggiorna sulla campagna di vaccinazione in Ticino: «In totale abbiamo ricevuto quasi 26'000 dosi. Le persone vaccinate sono 17'124. La macchina è operativa e il sistema funziona». Ma c'è un problema delle forniture.
«Molto più contagiosa» - Merlani precisa che la variante inglese ha la caratteristica di essere molto più contagioso perché «ha una particolare affinità con la cellula umana». Ma per ora non ci sono prove che sia più letale».
A Stabio solo un bimbo contagiato dalla variante - Merlani ricorda i vari casi di variante inglese verificatisi in Ticino. L'ultimo alle scuole elementari di Stabio: «Al momento il bimbo che ha contratto la malattia è l'unico positivo. I 30 test effettuati sui suoi compagni hanno per ora avuto esito negativo. Ma attenzione, perché la quarantena di classe continua nonostante il test negativo. Ma siamo positivi».
Il problema della variante inglese - Scendono anche i numeri d'isolamenti e quarantene: «Il contact tracing è meno sotto pressione, ma il suo lavoro è più complicato in quanto bisogna tenere conto anche della variante inglese». Una variante che, precisa Merlani, è ormai presente in tutti i Paesi europei. «Questa mutazione cresce molto velocemente. In Ticino siamo probabilmente sopra il 10%, ma i dati non sono sicuri».
Gli ospedali respirano, ma devono recuperare gli interventi non urgenti - Anche in merito alle ospedalizzazioni si nota un netto calo: «La pressione sugli ospedali si è ridotta. Oggi siamo a meno della metà dei ricoveri rispetto al picco». Merlani ricorda però che questi numeri sono riferiti solo ai pazienti Covid-19: «Negli ospedali sono stati rinviati tantissimi interventi non urgenti. In questa seconda ondata sono già più di 2'000».
Le misure funzionano - I segnali sono positivi e il calo dei casi è molto importante: «Le misure di cantone e confederazione hanno funzionato. La trasmissione del virus è minore. Appena finito l'effetto di Natale le cifre sono calate rapidamente», fa notare il medico cantonale.
Troppi morti - «Il numero dei decessi è purtroppo ancora importante», continua Merlani ricordando che da inizio pandemia sono morte 933 persone.
«Trend positivo» - Il primo a prendere la parola è Giorgio Merlani che aggiorna sulla situazione epidemiologica: «Vediamo che il trend positivo dei giorni passati prosegue. Soprattutto per quanto riguarda il tasso di riproduzione e per le persone positive su centomila abitanti. La massa circolante di virus è molto ridotta come mostra il 5% dei tamponi positivi».
Le autorità hanno deciso di aggiornare la popolazione sulla situazione epidemiologica e dei vaccini in Ticino. Alla conferenza stampa da Bellinzona partecipano il Direttore della Divisione della salute pubblica Paolo Bianchi, il Capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione Ryan Pedevilla, e il medico cantonale Giorgio Merlani.