Manifestazione di solidarietà alle vittime al Tribunale d'appello di Locarno. «Vogliamo essere credute»
LOCARNO - «Sorella, noi ti crediamo». «Vogliamo essere credute». Con questi slogan il collettivo femminista "Io l'8 ogni giorno" ha organizzato questa mattina una manifestazione davanti alla Corte d'appello e revisione penale di Locarno. L'occasione: il processo nei confronti dell'ex funzionario del Dss accusato di abusi sessuali.
Le attiviste si sono schierate all'ingresso del tribunale, coprendosi il volto con dei cartelli di protesta. L'azione - si legge in un comunicato del gruppo femminista - vuole «esprimere solidarietà e vicinanza alla vittima e denunciare come sia ancora troppo difficile per le donne riuscire ad essere ascoltate, credute ed ottenere giustizia».
Sono almeno sette - ricordiamo - le donne che hanno rivolto negli anni accuse di molestie, coazione e abusi sessuali nei confronti dell'ex funzionario del Cantone, oggi 62enne. L'uomo è stato condannato in primo grado a una pena pecuniaria sospesa (la maggior parte dei reati infatti sono caduti in prescrizione). Il processo d'appello si è svolto settimana scorsa, e la sentenza è attesa nei prossimi giorni.